Vi ricordate quando internet non era ancora così diffuso? Quando ci si fiondava in edicola ad ottenere la propria copia della rivista che ci avrebbe aggiornato e fatto assaggiare un pò di quel mondo NBA così affascinante ed al tempo stesso così drasticamente lontano?

Tempi diversi, in cui i tabellini e gli aggiornamenti li si leggeva su carta, ed in cui il mezzo principe per attrarre consumatori e convincerli ad acquistare prodotti era la televisione.

Nell’osservare il prodotto della lungimiranza di Dr. Dre, ovvero il video confezionato dalla sua Beats per celebrare il ritorno ad Akron di King James, e dei soliti noti di Nike Basketball (con il suggestivo corto in bianco e nero intitolato “Together”), la mente é tornata proprio lì, a quali fossero state le pubblicità e gli spot a stelle e strisce che mi fossero rimasti più impressi per ciò che concerne la pallacanestro (gli altri, va da sé, venivano filtrati).

Quella che troverete qui sotto é pertanto una personalissima lista contenente alcune delle commercials a mio parere più riuscite e che abbiano maggiormente fatto breccia nell’immaginario degli spettatori (e potenziali consumatori), senza alcuna pretesa di esaustività e con lo spirito semmai di lasciare a voi il compito di segnalare quelle altrettanto meritevoli e degne di nota (ad esempio nei commenti).

Sottolineando una volta di più come non sia mia intenzione stilare una pseudo-classifica onnicomprensiva ed esaustiva, ecco alcuni dei criteri tenuti in considerazione nel mettere insieme i video che troverete:

  • per quanto gli spot che lo abbiano visto protagonista siano spesso e volentieri una spanna sopra agli altri, l’intento é quello di far sì che vi sia dell’altro oltre a corti pubblicitari riguardanti MJ,
  • lasciar fuori le commercials recenti, puntando sul fatto che quelle le avrete viste da poco in ogni caso e non ci sia necessità di ricordarvele, lasciando spazio invece ad alcune più vecchie e delle quali magari vi eravate (quasi) dimenticati,
  • avere rappresentanti di epoche diverse e non limitarsi solo ai brand sportivi ma dando spazio anche alle pubblicità di taglio un pò diverso realizzate ad esempio dai network televisivi per promuovere l’NBA e le relative partite che avrebbero mandato in onda.

 

Ready? Si parte!

 

  • Uncle Drew – Pepsi
    La saga dell’attempato zio Drew é sicuramente stato qualcosa di innovativo ed originale e ha portato sotto i riflettori mediatici ancor di più il fresco MVP dei Mondiali FIBA Kyrie Irving, al quale l’idea é piaciuta talmente tanto da chiedere ed ottenere di scrivere e dirigere l’episodio 3, in cui ha voluto farsi affiancare da Nate Robinson
  • “Charles Barkley is not a role model” – Nike
    I good ol’ times in cui Sir Charles era intimidatorio sotto le plance e non in fila dal ristorante ‘fast-food’ di turno: “Non sono pagato per essere un role model. Solo perché schiaccio, non vuol dire che debba crescere i vostri figli”.
  • Larry vs Michael – McDonalds
    Visto che abbiamo nominato i ristoranti ‘fast-food’, ecco la pubblicità realizzata dal massimo esponente della categoria: il #33 ed il #23 che si sfidano in una gara di tiri impossibili per contendersi un panino (il primo che sbaglia perde).
  • Commercial Handles – Nike
    Impossibile non ricordare l’accattivante motivetto con cui Nike (con la sua banda di freestylers) riuscì a far sì che un suono a noi tanto familiare (lo ‘sibilo’ prodotto dalle scarpe sul parquet o sulla gomma del campo da basket) divenisse di dominio pubblico, fino ad essere persino scimmiottato sul grande schermo in un episodio della saga ‘Scary Movie’
  • Tracy McGrady: “Unstoppable” – Adidas
    Ogni volta che guardo questa ad non posso fare a meno di chiedermi: “Con una schiena degna di questo nome, chi avrebbe potuto davvero fermarlo?”. Tracy McGrady di ostacoli ne ha superati tanti e, nonostante le sue condizioni precarie, si é sempre rifiutato di alzare del tutto bandiera bianca; figurarsi se si fa intimidire o irretire da contrattempi come quelli nel video…
  • Arenas: “Impossible is nothing” – Adidas
    Una pubblicità davvero semplice, ma che ha fatto presa grazie alla storia di redenzione del suo protagonista: da reietto a uomo franchigia. ‘Impossible is nothing’.
  • Kobe Bryant: “Show us, again” – Nike
    Al di là delle varie fazioni e dei personali punti di vista, davvero maestosa la maniera in cui la Nike, che ci ha sempre abituato bene in questo senso, ripercorra la carriera del Black Mamba esortandolo a stupirci una volta di più di rientro dal severo infortunio che lo aveva tenuto forzatamente lontano dal suo habitat naturale nella scorsa stagione.
  • Michael Jordan: “Frozen Moment” – Nike
    Chi di noi non si é mai trovato a restare imbambolato dinanzi alle prodezze di His Airness come gli attori di questo spot?
  • “There can be only one” – ABC
    Con tante varianti di coppie di giocatori contrapposti, sfruttando il successo del famigerato video di Noah (l’uomo che si scattò una foto ogni giorno per 6 anni montando il tutto con una musica suggestiva divenendo famoso nel web, tanto da far sì che persino i Simpson lo richiamassero e citassero in un episodio), questo spot della ABC ci fa sentire tramite le voci dei protagonisti le emozioni che si vivano prima di affrontare i playoffs e la rincorsa alla vittoria finale (in questo caso playoffs 2008).
  • “Forever” –  TNT
    A detta di alcuni lo spot più suggestivo di sempre: lampi di gioco che vedano gli uni accanti agli altri i protagonisti e le stelle di epoche differenti, a sottolineare come, una volta affermatisi a certi livelli, si lasci un ricordo indelebile nelle menti delle generazioni successive: “Per sempre”.
  • Michael Jordan: “My fault” – Nike
    Qui vi lascio direttamente al video, che a mio parere é uno di quelli più self-explanatory in circolazione…

 

Ok! Questi sono gli USA…” direte voi. “E da noi invece?

Beh, diciamo che in Italia, a parità di altisonanza dei brand coinvolti, abbiamo ancora un pò di catching-up da fare…

Ma non disperate, we’ll get there!

Toccando con la consueta nostalgia un tema per forza di cose ricorrente, e spostando la discussione su un altro piano (senza sognarsi di voler fare paragoni in termini di brand nonché di competere con i corti a stelle e strisce che sarebbero degni di veri e propri premi per cortometraggi, ma concentrandosi piuttosto sull’aspetto della visibilità e della diffusione) ricordiamoci di come siamo stati testimoni una volta di come questo fosse possibile anche da noi.

In tema natalizio, quanto mai appropriato visto il timing, come dimenticare infatti gli spot di Sasha Danilovic per la Kinder da una parte

e di Carlton Myers con Renato Pozzetto per il Tartufone della Motta dall’altra?

panett

Come detto, ricordiamoci di come anni fa non solo vi abbiamo assistito, ma ci sembrasse persino una cosa naturale.

Per quello che il nostro input possa valere, mettiamocela tutta affinché si possa tornare a quei livelli!

 

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Valerio D'Angelo

Ingegnere romano malato di palla a spicchi. Lavoro a WhatsApp (ex-Google, ex-Snap, ex-Facebook) e vivo a Dublino, in una nazione senza basket, dal 2011. Per rimediare ho scritto il libro "Basket: I Feel This Game", prefazione del Baso. Ho giocato a calcetto con Pippen e Poz, ho segnato su assist di Manu Ginobili, ho parlato in italiano con Kobe in diretta in una radio americana e mi e' stato chiesto un autografo a Madrid pensando fossi Sergio Rodriguez.

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