La sola promozione in palio per 32 squadre pare proprio non aver impensierito né modificato di una virgola i piani estivi delle squadre di A2 che, in nome del grande equilibrio creato dalla riforma e dai due gironi divisi secondo un criterio geografico e non più gerarchico, partono per dar vita al campionato più incerto degli ultimi anni.
Al termine delle trenta partite di stagione regolare le migliori otto di ognuno dei due raggruppamenti si qualificheranno per i playoff, dove, al meglio delle cinque partite, sarà eletta l’unica squadra che approderà in Serie A. Campionato finito per chi si classifica tra il 9° ed il 13° posto e retrocessione diretta per la 16^, mentre 14^ e 15^, incrociandosi, lotteranno per evitare l’unico altro posto in B attraverso i playout. Le vincenti del primo turno si salvano, le altre due avranno un’ultima chance per evitare la cadetteria. Confermato l’appuntamento con la Coppa Italia di Rimini (ma quest’anno sarà Final Eight con le migliori quattro squadre per girone al termine dell’andata), la (parziale) novità è rappresentata dall’All Star Game: il 9 Gennaio a Livorno si affronteranno le due migliori selezioni Under 23 del campionato, rinforzate da un paio di stranieri ciascuna. La rinnovata partnership con Sky per il momento garantisce un solo passaggio (e non due come l’anno scorso) in Tv, inizialmente per il Sabato alle 19 – si parte con Rieti-Ferentino – per poi spostarsi la domenica alle 14.15 subito dopo il lunch-match della Serie A, ma la grande novità è rappresentata dalla A2 League Pass che permetterà (10 euro l’abbonamento mensile, 50 quello annuale) di guardare in diretta streaming tutte le partite del secondo campionato nazionale. E’ notizia dell’ultimissima ora- fonte Spicchi d’Arancia – che si va verso uno spezzatino della giornata proprio per aumentarne la visibilità ed evitare la concomitanza tra tutte e sedici le partite: il venerdì, sabato e lunedì sarà in programma una partita alle 20.30, doppio appuntamento la domenica alle 16 e alle 20.
GIRONE OVEST
E’ quello che, sulla carta, sembra mediamente più forte e livellato, in virtù di una divisione di carattere geografico che sembra aver concentrato sulla fascia tirrenica la maggior parte delle risorse (economiche e tecniche) di questa stagione. La sensazione è che almeno un paio delle grandi deluse che resteranno fuori dalla post-season, avrebbero avuto vita più “comoda” sull’altra costa, con la conseguenza che sembra più facile anche delineare le candidate a giocarsi la salvezza rispetto ad una Est dove alle spalle delle prime cinque/sei c’è un gruppone che rischierà di finire racchiuso davvero in pochissimi punti.
1^ FASCIA: FERENTINO – REGGIO CALABRIA – AGRIGENTO – SCAFATI
Tante ambiziose novità nel quartetto tutto proveniente dal Sud (l’ultima promozione è quella di Brindisi nel 2012) che pare destinato a partire, senza neanche troppo nascondere le proprie velleità, davanti alle altre. L’unica che prosegue nel segno della continuità è Agrigento, finalista dello scorso anno, chiamata a ripetersi e confermarsi una volta svanito l’effetto sorpresa, ma fin dai tempi della C la società del presidente Moncada, uno scalino alla volta, ha sempre fatto meglio dell’anno precedente. Cambiata la filosofia nella scelta degli americani (un’ala, Martin, per una guardia pura, Williams e più dimensione interna con Eatherton al posto di Dudzinski) le certezze continuano ad essere in panchina, dove per il quinto anno consecutivo si siederà Franco Ciani a guidare un team, dove Piazza, Chiarastella, Evangelisti, Saccaggi e De Laurentiis garantiscono la giusta continuità di un gruppo arrivato davvero ad un passo dalla serie A nell’anno del matricolato.
Totalmente rivoluzionate le altre, a partire da Ferentino, col ritorno in Ciociaria del GM Ferencz Bartocci reduce dal secondo posto di Brescia e l’approdo di Federico Fucà nelle vesti di coach. Gli otto senior non hanno bisogno di presentazioni nella speranza che i ventenni Benvenuti e Mazzantini garantiscano minuti di qualità in una stagione prevedibilmente lunga e dispendiosa ad una rotazione apparentemente più corte delle dirette concorrenti, ma Bulleri – Imbrò è l’affascinante coppia chiamata a guidare la FMC in cabina di regia, BJ Raymond è il capocannoniere della ultima A2 e Bowers e Benevelli sono garanzia di esperienza ed affidabilità a queste latitudini. Lo specialista dall’arco Carnovali e Raspino offrono talento e fisicità nel reparto esterni, senza dimenticare il pivot, Angelo Gigli, cui va verificato l’impatto, potenzialmente devastante, in questa categoria.
Un po’ il dubbio che aleggia su Reggio Calabria, che ha portato sullo Stretto giocatori sì esperti, ma un po’ avanti con l’età a cui sarà richiesto un ruolo diverso da quello degli specialisti in A come Mordente, mentre per Crosariol può valere il discorso fatto sopra per Gigli. La coppia di americani è spumeggiante, così come solidissimo è il back-court formato da Rullo e Spinelli, mentre Ghersetti è un abbonato a sfide di questo livello, dove sarà prezioso anche l’apporto dei giovani nazionali Costa e Lupusor.
Hanno voluto fare le cose per bene, sperando di evitare tutti i correttivi in corsa della passata stagione, anche a Scafati, dove un interessante e talentuoso gruppo di italiani (Loschi, Portannese, Baldassarre) è implementato da quella che è forse la miglior coppia di extracomunitari del campionato: ad innescare Jeremy Simmons ci sarà Josh Mayo, uno dei soli tre playmaker stranieri dell’intera lega.
Debutto in A2, dopo Montegranaro e Roma, per Josh Mayo
2^ FASCIA: TORTONA – TRAPANI – CASALPUSTERLENGO – SIENA
La pattuglia delle outsider parte soprattutto dal Nord, dove in alcuni casi le idee sono state chiare fin dall’inizio. E’ il caso di Tortona, (in precampionato ha battuto Milano dopo essere stata avanti anche di 40) che pur rivoltando il roster come un calzino (è rimasto solo Simoncelli), lo ha ultimato praticamente a fine Giugno, puntando forte su italiani perfettamente tarati su queste dimensioni (Reati, Ammannato), scommettendo sul talento di Marco Spissu come play titolare e componendo una coppia di lunghi ben assortita e forse senza eguali: De’Mon Brooks (il giocatore più forte del campionato?) e Luca Garri.
Poche scommesse e tante certezze, soprattutto tra gli stranieri, anche a Casalpusterlengo, dove Darryl Jackson e Kyle Austin aumentano la qualità di un gruppo affidato alle sapienti mani di di Robert Fultz nello spot di regista e che attende un campionato da protagonista da Daniele Sandri. Sotto canestro le uniche conferme, quelle di Mitchell Poletti e Alberto Chiumenti, “chiocce” di un gruppo che, come al solito, continuerà a mettere in mostra anche giovani interessanti.
Quelli su cui ha scelto di puntare anche Siena (Cacace, Cucci, Marini, Bucarelli) guardando probabilmente anche a uno di quegli otto premi under legati al maggior utilizzo dei nati dal ’94 in poi messi in palio dalla FIP, cui però potranno concorrere solo le squadre con almeno 3 under a referto. Il mercato della Mens Sana, ripartito dalla sola conferma di Alex Ranuzzi, è proseguito in sordina per larga parte dell’estate, ma il trio di stranieri Bryant – Diliegro – Roberts ha sensibilmente impreziosito (e non solo per i diamanti con cui sarà pagato l’ex Caserta) la qualità del roster affidato ad Alessandro Ramagli.
Ha scelto invece di riportare a casa dopo dodici anni il trapanese doc Ugo Ducarello la società del presidente Basciano, per mettere fino al primo insoddisfacente biennio di A2 post-acquisizione del titolo di Scafati. Anche l’organico è di quelli che “deve” assolutamente centrare uno dei primi otto posti, con americani di alto livello (Mays, Taylor Griffin), uno specialista di questo campionato tornato da un anno in patria come Demian Filloy ed un gruppo di italiani fondato sulla indispensabile conferma di Andrea Renzi e sull’effervescente coppia di play composta da Massimo Chessa e Claudio Tommasini.
(De’Mon Brooks torna in Italia dopo le poche gioie della scorsa stagione napoletana)
3^ FASCIA: LATINA – ROMA – BIELLA – OMEGNA
Smaltire le delusioni, pur per motivi diversi, da una parte, proseguire nel segno dei giovani dall’altra sembrano i temi più forti della sempre ipotetica terza fascia. Dopo l’andirivieni dalla B e la difficile salvezza dello scorso anno, Latina riparte da Franco Gramenzi e dalla sicurezza di Nicola Mei e Will Mosley, per un’annata da vivere con meno patemi, per la quale ha scelto anche il ritorno di diversi giocatori fidati come Tavernelli, Pastore e Tagliabue. Indecifrabile il ruolo che potrà avere la Virtus Roma, dove solo gli arrivi in extremis di Callahan e soprattutto Alan Voskuil hanno innalzato il potenziale di una squadra (ed una società) apparentemente ancora poco a proprio agio nella nuova dimensione. Proverà a stupire ancora, Biella, pur facendo i conti con la partenza di tutti i suoi pezzi grossi (americani in primis) nel tentativo di essere la piazza giusta per il definitivo lancio tra i grandi di Andrea La Torre, mentre spera soprattutto di avere meno problemi fisici Omegna, altra potenziale mina vagante sempre attenta alla crescita dei giovani.
Le 12 triple di Alan Voskuil in Biella – Jesi della scorsa stagione:
4^ FASCIA: CASALE – AGROPOLI – BARCELLONA – RIETI
Il gruppo degli italiani, con l’eccezione di Andrea Amato, è lo stesso che si era issato fino in semifinale in un campionato, per la verità, di livello decisamente più basso di quello che si appresta ad affrontare, ma la sfida a cui è di fronte Casale Monferrato sembra ancor più in salita di quella passata. Si riparte, però, dalla garanzia assoluta che in panchina risponde al nome di Marco Ramondino, contenti che questo pronostico possa essere smentito. Hanno fatto tutto in fretta, per ragioni diverse, Agropoli e Barcellona, sulle quali potrebbe pesare soprattutto all’inizio lo scotto del noviziato ed un campionato nuovo per larga parte di entrambi i roster. Molte delle chance di salvezza della matricola cilentana passeranno dal talento di Terrence Roderick, ma anche Tavernari e Trasolini sembrano gli uomini giusti per traghettare verso acque meno agitate la squadra di Antonio Paternoster. Sembrava spacciata per le ormai solite questioni la squadra giallorossa, costruita su un gruppo di giovani italiani alla più importante chance della carriera, ma al prestigioso Trofeo Sant’Ambrogio la squadra di Bartocci ha già messo dietro tre delle sue prossime avversarie: Agrigento, Trapani e Reggio Calabria. Torna meritatamente, infine, la serie A a Rieti e il premio per la grande passione della piazza sabina è la scelta di iniziare proprio dal PalaSojourner il tour delle dirette televisive di quest’anno. Il pubblico sarà un elemento fondamentale nella corsa ad una salvezza che pare abbastanza complessa, ma a Rieti sembrano esserne consapevoli, a partire da coach Nunzi: toccherà a Parente e Chris Mortellaro, con la preziosa esperienza di Picchio Feliciangeli, regalare ai granata un altro anno di A2.
Sarà Terrence Roderick il leader designato della matricola Agropoli:
GIRONE EST
1^ FASCIA: VERONA – BRESCIA – TREVISO – MANTOVA
Ha cambiato la fisionomia rispetto all’anno scorso e con nove senior a referto punta ad allungare quelle rotazioni che le sono state fatali nei playoff. Ma ad Est sarà ancora caccia ad una Verona probabilmente anche sovradimensionata, numericamente e per chili, sotto canestro (Ricci, Chikoko, Michelori e Da Ros) e un po’ scoperta fuori, dove Cortese e Boscagin saranno jolly preziosi e parecchie delle responsabilità offensive passeranno dall’americano Rice.
Ricominciano invece giustamente dai nuclei dello scorso anno sia Brescia che Treviso. I primi hanno aggiunto Reggie Holmes e soprattutto Damien Hollis al confermatissimo gruppo degli italiani che si avvarrà anche del ritorno di Franko Bushati come addizione importante dalla panchina, mentre la De’Longhi ha spostato vicino a canestro la scelta di un italiano in più (Ancelotti, con Rinaldi e Powell) scommettendo nel reparto piccoli sul sicuro avvenire di Davide Moretti oltre al nucleo azzurro che tanto bene aveva fatto in Silver lo scorso anno.
Pareva destinata ad un mercato più roboante Mantova, che ha ripiegato su Hurtt dopo aver dovuto rinunciare ad Hasbrouck ed inizia il campionato con Poscic da cinque, ma la pattuglia italiana è di buon livello e Martelossi è una certezza a questi livelli.
Marco Crespi riparte da Verona dopo il quasi scudetto di Siena e la breve esperienza basca
2^ FASCIA: BOLOGNA- RAVENNA – IMOLA – TREVIGLIO
Il fattore campo e la storia la spingono verso l’alto, ma solo se il gruppo confermerà la solidità e l’organizzazione tattica che le ha permesso di dominare al piano di sotto, allora la F potrà nutrire sogni di gloria. Il campionato, però, partirà con una decina di giorni di ritardo, a causa della ormai nota sentenza Drucker che sembra tuttavia essersi chiusa in maniera favorevole per i bolognesi, che potranno così regolarmente schierare Daniel e Flowers.
E’ attesa, invece, dopo due quinti posti, alla definitiva consacrazione Ravenna, che pur avendo cambiato tutta la squadra attorno all’intoccabile Rivali, sembra costruita con criterio e con le tessere del mosaico perfettamente incastrata l’una con l’altra.
Un po’ come accade ad Imola, dove il solido gruppo dell’anno scorso si giova anche dell’arrivo da Jesi di capitan Maggioli, ma per cercare un posto nelle prime otto sarà necessario un rendimento migliore dello scorso anno lontano dal PalaRuggi.
Il #siamoultimi dello scorso anno è diventato ormai un cult anche scaramantico, ma lo splendido ultimo campionato vale ben più dei pronostici sulla carta e allora vale la pena scommettere di nuovo su una Treviglio capace di coniugare risultati e crescita dei giovani e chiamata a confermarsi dopo la sorpresa della scorsa stagione.
3^ FASCIA: FERRARA– CHIETI – RECANATI – TRIESTE
Discorsi e filosofie simili anche per Trieste, dove però un sistema offensivamente meno distribuito in attacco, non potrà più dipendere da due eredità difficili da raccogliere, come quelle di Murphy Holloway e Stefano Tonut. Ma anche Dalmasson è (ed ha) abituato ai miracoli, convincendo tanti giovani a scommettere sul suo progetto (Bossi, Landi, Pipitone, Baldasso) per compiere il loro definitivo salto di qualità e fare dei muli giuliani ancora una splendida sorpresa/realtà del campionato . Scelte omologhe, per individuazione di americani (guardia e lungo) e profondità di roster le hanno compiute Chieti e Recanati, che si candidano ad una salvezza tranquilla con l’obiettivo magari di provare a stupire, mentre riparte da zero (e dal ritorno di Alberto Morea) una Ferrara qualitativamente interessante, ma troppo corta ed anche un po’ avanti con l’età: 5 dei 7 senior oltre i 30 anni.
(Ty Abbott torna in Italia dopo la brevissima esperienza di Forlì lo scorso anno)
4^ FASCIA: ROSETO –LEGNANO – MATERA- JESI
“Dobbiamo abituarci a soffrire anche quest’anno”, ha detto Toni Trullo, ben consapevole di quanto un’altra salvezza possa valere come uno scudetto dalle parti del Lido Delle Rose, ma Allen, pur dovendo sostituire un leader come Jackson, e soprattutto Kyle Weaver sembrano dare le giuste garanzie offensive al gruppo di italiani che bene aveva fatto nella seconda parte della scorsa annata ed ora sarà guidato in cabina di regia dal (ri)emergente Roberto Marulli. Rivoluzione completa, per il secondo anno di fila, anche a Matera dove il precampionato ha già mietuto un paio di vittime interessanti in Jacopo Valentini e soprattutto Jiri Hubalek, ma Guarino e due stranieri abbastanza collaudati per il nostro paese come Okoye ed Ashley Hamilton saranno le guide di un gruppo giovane e motivato nella lotta salvezza. Obiettivi analoghi anche a Legnano, dove c’è da assorbire, però, la partenza di Fabio Di Bella e ancor di più di Ousman Krubally, rimpiazzati da due italiani interessanti ma di impatto diverso, specie nel secondo caso, come Palermo e Allodi. Di minor profilo internazionale, oltre che di ruoli diversi, i due stranieri, la guardia Nik Raivio e l’ala Aj Pacher, primissime scelte di un mercato completato già ad inizio estate e che punterà ancora forte, ovviamente, su Matteo Frassineti. Altro anno di probabile sofferenza anche a Jesi, dove però la preseason ha mostrato una squadra combattiva e a trazione anteriore. Tra Greene, abituato più a finalizzare che a costruire, Santiangeli e Gueye i punti non dovrebbero mancare, ma è tutto da verificare il reparto lunghi oltre alla maturazione di Andrea Picarelli.
(Kyle Weaver è il colpo a sensazione con cui Roseto ha chiuso il suo mercato)
Impressioni di Settembre da prendere col beneficio del dubbio e certamente soggette a smentita, di fronte all’unico insindacabile giudizio del campo. Con la certezza che si va verso un secondo campionato nazionale avvincente e pronto a regalare equilibrio, emozioni ed incertezze fino alla fine, tenendo tutti incollati alla TV come nei primi mesi del 2015. Impreziosito ulteriormente da 14 degli ultimi 20 scudetti della nostra Serie A, ma non è certo detto che sarà per forza qualcuna di queste a tornare in Paradiso. Anzi.
(foto copertina di basketnet.it)