19 anni e un’unica grande passione: la pallacanestro.
Luca Raniero è di Vicenza. E’ un ragazzo come tanti, fa la quinta superiore all’istituto Agrario e a giugno giocherà anche lui le sue “finals”: l’esame di maturità.
A 5 anni decide che la palla a spicchi farà parte dei suoi pomeriggi, impegno che mantiene tuttora venendo impiegato da numero “4” nell’under 19 del “Garcia Moreno”, una squadra di Arzignano in provincia di Vicenza “Ma molto spesso gioco anche da 1, 2, 3 e 5. Sono un All Around. Vado sempre come un treno a rimbalzo, faccio anche abbastanza canestro, ma ai liberi e da tre punti sono meno pericoloso di Maldonado in Formula 1”.
Tifoso sfegatato degli Oklahoma City Thunder, venera Kevin Durant da quando si è allacciato le scarpe per la prima volta su un parquet Nba “Oklahoma mi ha affascinato subito da quando è sbarcata nella Nba, mi piaceva il gioco veloce e soprattutto il fatto che fossero quasi tutti giovani”. Rapporto di amore/odio con Westbrook che ogni tanto gli fa salire il nazismo, rapporto di amore (senza sesso per sua fortuna) con Ibaka “Mi ispiro molto a lui”.
Il campionato italiano lo segue poco anche se ammira Andrea Cinciarini e Daniel Hackett.
L’anno scorso ha preso una decisione molto importante per la sua vita, iscrivendosi all’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo) “Perché ho sempre pensato che un giorno potrei essere io ad aver bisogno di un aiuto, di un trapianto, di qualsiasi cosa. Quindi ho deciso di essere io per primo a mettermi a disposizione per poter dare una mano agli altri”. Con l’aiuto della mamma e della scuola ha conosciuto l’Admo e a settembre dell’anno scorso si è iscritto ufficialmente all’associazione.
Dopo poco tempo è stato contattato perché risultava compatibile con una persona urgentemente bisognosa di un trapianto di midollo. Si è sottoposto a tutti gli esami del caso per constatare il perfetto stato di salute e l’assoluta compatibilità al 100% con la persona che doveva ricevere il suo midollo e, il 9 aprile all’Ospedale Borgo Roma di Verona, si è sottoposto alla donazione vera e propria.
Luca sa solo che ha salvato la vita ad un uomo italiano di 48 anni. E gli basta per essere felice.
“Spesso chi ha bisogno di questi trapianti ha patologie come leucemia o è all’ultimo stadio prima di ammalarsi al 100%. Nei giorni scorsi un grandissimo dell’Nba, Craig Sager ha annunciato di essere malato di leucemia. Spero che se fosse necessario un trapianto di midollo, possa trovare un donatore compatibile”.
Luca parla di ciò che ha fatto come fosse un’azione normalissima di tutti i giorni e crede che la pallacanestro lo abbia aiutato molto in questo “Ormai gioco a basket da 15 anni e lo spirito di squadra e l’altruismo sono concetti fondamentali per poter stare in un gruppo. Ecco, il mio probabilmente è stato un gesto di altruismo e donare per me rientra nel concetto dello spirito di squadra. Se un mio compagno o anche un avversario si trovano in difficoltà, io gli do una mano”.
Luca Raniero a soli 19 anni ha già vinto il titolo di “Mvp”.