GENTILE: “E’ simpatico come una passata di carta vetrata sui coglioni” – “Ha l’umiltà di Berlusconi dinanzi ai giudici” Questi ed altri discorsi ormai non valgono più. Alessandro è un talento straordinario. Ha dimostrato di poter ergersi a leader nonostante abbia solo 21 anni, è stato il trascinatore in diversi momenti ed ogni sua grande giocata è corrisposta ad un piccolo infarto nel cuore di Scariolo. VOTO 8
ARADORI: Il “Cane” della nazionale è affidabile, non ti tradisce, ha il muso da pacioccone e un culo preso in prestito da Valeria Marini. Talento offensivo devastante, mani vellutate, cerotto che ha fatto bagnare tutte la cagne che guardavano le partite dai canili municipali. Ha giocato un super europeo e spesso nei terzi quarti era più caldo dell’utero di un’olgettina a fine serata dopo un Milan-Barcellona 7-0, però negli ultimi minuti contro la Lituania ha ricevuto più insulti lui di Borghezio ad un comizio a Siracusa e tra Ucraina e Serbia ci ha trasformato in tanti Germano Mosconi. A parte gli scherzi, imputare a lui la colpa di non essersi giocati la semifinale è giusto come la pressione fiscale in Italia. VOTO 6,5
CUSIN: Hakeem the dream Cusinuwon, Dikembe Cusin, Kareem Abdul Cusin, Shaquille Cusin, dopo questo europeo ha più soprannomi che capelli. L’unico 5 vero che avevamo è stato trattato coi guanti da tutti (ha dormito in una teca per 15 giorni), ha profuso impegno, cattiveria, rimbalzi, mascelle spaccate e falli terminali. All’inizio avevamo più dubbi su di lui che sulle deposizioni di Michele Misseri, alla fine, al netto di un talento oggettivamente rivedibile, ha giocato un europeo super. Momento clou, la stoppata a Rudy Fernandez, che per chi ancora non lo sapesse ha scritto RUDY sulla maglia perchè TESTADICAZZO non ci stava. VOTO 8
MELLI: ha alternato buone partite a partite in cui avrebbe meritato di essere allenato da Scariolo per tutta la vita. Si è dovuto adattare al ruolo di 5 che gli appartiene come il senso del pudore a Sara Tommasi, se l’è cavata e alla fine non gli si può imputare nulla. A parte il fatto che ha la cattiveria agonistica di Bambi. VOTO 5,5
VITALI: un anno fa cestisticamente parlando aveva la credibilità di uno in giacca e cravatta in mezzo alla pista del Cocoricò mentre suona Sven Vath. Invece, quando tutti lo davano per finito, ha giocato una grande stagione a Cremona e complice anche quei 37/38 infortuni ha fatto parte della spedizione. Ha giocato poco ma ha dato il suo contributo in ruoli non suoi, ha difeso sui lunghi, ha fatto il lavoro sporco, ha passato le costoline a Rosselli durante le partite. VOTO 6
CINCIARINI: Ha il talento e la tecnica di un impiegato del catasto catapultato agli europei. Al netto di questo suo deficit è un giocatore commovente. Fa quasi sempre la scelta giusta, difende, prende rimbalzi, non fa troppi danni in attacco e soprattutto ha un cuore grande così. Se poi aggiungiamo che ha una moglie stragnocca abbiamo gli elementi necessari per essere molto invidiosi di lui. Non del suo naso, che se dice di “no” a tavola, sparecchia. VOTO 8
BELINELLI: è forse il giocatore più discusso nella storia del basket italiano. C’è chi lo definisce fenomeno, c’è chi lo definisce sopravvalutato come i Modà ai Grammy Awards. La verità sta sempre nel mezzo. Belinelli è un grande giocatore, abituato ormai da anni ad un ruolo di specialista e che quindi difficilmente può garantire quello che tutti si aspettano sempre da lui: che abbia il talento di Jordan, la visione di gioco di Magic e il tiro di Larry Bird. Marco è un giocatore sensibilmente migliorato che a tratti ha fatto masturbare persino Popovich, a tratti ha fatto bestemmiare persino il Papa. Ha toppato clamorosamente le partite con Slovenia, Croazia, Ucraina e Serbia. 4 partite però sono troppe. VOTO 6
DIENER: un americano che canta l’inno nazionale (a differenza di Gentile e Belinelli) fa sempre un certo effetto. Rispetto alle aspettative che avevamo è sicuramente quello che ha deluso più di tutti. Fuori dal sistema di gioco di Sacchetti ha dimostrato di avere molte difficoltà e Cinciarini che ha forse 1/10 del suo talento è stato sicuramente più positivo e utile. Pianigiani avrebbe potuto impiegarlo di più ma lui si è calato nel gioco della nazionale come Kate Moss al reparto anti-droga. VOTO 5,5
POETA: è partito da Battipaglia con nu jeans e na maglietta è tornato col guardaroba di Just Cavalli, 16 rolex compreso il lingotto d’oro che aveva al polso Ivkovic, 21 i-phone, 16 i-pad. Ha perso però il rispetto di sua madre che pensava di aver messo al mondo un bravo guaglione e invece ha scoperto di avere in famiglia un delinquente. “Guashtatore” “Scippatore” “Beppe” “Peppe” “Peppino” ha all’attivo più soprannomi che minuti giocati. Tra tutti i furti che ha commesso il più prezioso è che ha rubato il cuore dei tifosi. VOTO 6 (come gli asciugamani che ha fottuto dall’albergo)
DATOME: San Gigione da Olbia Marittima alla fine di questi europei si dirigerà a Detroit attraversando l’oceano a piedi. Nell’ultima partita tutto il popolo italiano ha sperato si giocasse sempre lo stesso schema “Palla a Gigione e voi altri levatevi dal cazzo”, unico uomo che ha fatto traballare l’eterosessualità degli uomini italiani. Giocatore totale che sta alla nostra nazionale come Vettel alla Formula Uno. Non vediamo l’ora di vedere il duello tra lui e Harden a colpi di rasoio. VOTO 8,5
ROSSELLI: E’ stato l’unico giocatore di tutto l’europeo che dopo un’infinità di partite e allenamenti concentrati in uno spazio temporale molto ristretto, è ingrassato. Ha iniziato col peso forma di un bue, ha finito l’europeo col peso forma di Kobe, senza specificare che non intendeva dire Byrant ma il bufalo giapponese. Ha passato più tempo su tripadvisor a cercare i migliori ristoranti sloveni che in campo. VOTO 8 (ma solo perchè l’8 ricorda il suo fisico)
MAGRO: non posso impiegarci più di 1 minuto a scrivere la sua pagella. Ragazzo autoironico come pochi altri, ha passato tutto l’europeo come un pensionato al parco: seduto sulla panchina. Ha sofferto l’astio di Rosselli nei suoi confronti a causa del suo cognome, ma si è comportato sempre da signore anche se utilizzato meno del cervello nei comizi di Borghezio. Felicissima la sua ragazza che da domani potrà riabbracciarlo e rivivere dopo tanto tempo 1 minuto d’amplesso di qualità. VOTO 6
PIANIGIANI: Aveva per le mani una Porsche alla quale hanno tolto due ruote e 100 cavalli (leggasi infortuni), ha saputo guidare quello che a tutti sembrava un vecchio catorcio come una Ferrari per metà europeo. Poi, sarà per le colate di gel davanti agli occhi, sarà perchè Poeta gli ha rubato le capacità tecniche, ha avuto grossi problemi nel gestire un gruppo di 12 giocatori ruotandoli poco e facendo arrivare i migliori in condizioni atletiche peggiori di quelle di Platinette. Ma questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano perchè mai nessuno avrà la controprova. Detto questo, anche sua madre pensava facesse una figura ridicola agli europei, invece per pochissimo non ci ha regalato i mondiali. VOTO 7
Alla fine dell’europeo noi tifosi siamo rimasti come quando esci con una, te la fa annusare tutta la sera, ti mette le mani nei pantaloni e poi ti dice che ha mal di testa.
Per questo motivo, per il calore, per il seguito, per l’aver convinto l’amico che pensa solo a quante volte al giorno caga Balotelli a vedere la pallacanestro, per esser rimasti incollati alla tv a guardare 170 partite in pochi giorni, per aver convinto i quotidiani a metterci in pagine precedenti a quella degli oroscopi, perchè siamo siamo appassionati uno sport meraviglioso, gli MVP dell’europeo siamo noi.