ore 9.00 Si sveglia e corre in bagno ad evacuare i 16 litri di acqua Vitasnella che deve bere per contratto #MettaWorldPiss
ore 10.00 l’autista passo a prenderlo per portarlo al Pianella a fare allenamento.
ore 10.30 Vede il Pianella.
ore 10.31 In maniera minacciosa si rivolge all’autista “Non mi piacciono i pesci d’aprile, portami al vero palazzetto” #WelcomeInItalyMetta
ore 10.45 Pino Sacripanti comincia l’allenamento
ore 11.15 Metta chiede se è possibile spostare il cubo dei cambi a centrocampo. Sacripanti gli risponde che è Johnson-Odom.
ore 11.35 Stefano Gentile fa un no-look che non si aspetterebbe nessuno e il pallone finisce dritto sul naso di Metta
ore 11.40 Alla presenza di Nando ed Alessandro, davanti al notaio della famiglia Gentile, vengono lette le ultime volontà di Stefano.
ore 12.45 Finisce l’allenamento
ore 13.00 Gira voce che Shermadini abbia 26 anni ancora da compiere. Metta si rivolge al pivot “Se è vero giuro su Dio che divento gay”
ore 13.10 La società Pallacanestro Cantù chiede alla Federazione il permesso di far giocare il tesserato “Metta World Peace” col nome “The Enzo Miccio’s Friend” sulla divisa da gioco.
ore 14.30 La redazione di Studio Aperto contatta l’agente del giocatore per sapere se è possibile girare un servizio sul panda. L’agente acconsente. Metta è molto entusiasta di poter raccontare la sua carriera per la televisione italiana.
ore 15.30 Metta è negli studi del famoso telegiornale. Si comincia a registrare il servizio
“Buongiorno amici, quella che vi stiamo per raccontare è una storia straziante” (in sottofondo parte Non Dirgli Mai di Gigi D’Alessio) “Questo che abbiamo qui davanti è un raro esemplare di panda completamente nero. Metta, questo è il suo nome, è stato allontanato dallo zoo americano in cui era rinchiuso, dopo aver litigato col gorilla Big Ben. Dapprima è stato trasferito in uno zoo cinese dove veniva cibato con cani e gatti non di razza, poi l’altro giorno è stato trasportato allo zoo di Pistoia dove i visitatori lo hanno accolto con una bordata di fischi. Un cucciolo di panda maltrattato in questo modo, è davvero una storia tristissima che vogliamo condannare noi di Studio Aperto”
ore 15.35 Metta sta ascoltando la traduzione in inglese.
ore 15.40 Il servizio è saltato. L’inviato di Studio Aperto è sul lettino dell’autopsia
ore 17.00 sessione pomeridiana d’allenamento
ore 18.00 I giovani Laganà e Bloise bucano un anticipo difensivo. Metta li incenerisce con lo sguardo. I due ragazzi dichiareranno “Non ci cagavamo così tanto addosso da quando abbiamo visto per la prima volta “Lo Squalo” su Italia Uno a 7 anni.”
ore 19.00 Si conclude l’allenamento.
ore 20.30 Abass ed Eric Williams lo passano a prendere per andare a fare aperitivo.
ore 21.00 Milano. Metta World Peace scopre la movida milanese.
ore 23.30 I suoi compagni vorrebbero tornare a casa ma Metta non vuole. Ha conosciuto più figa in 2 ore a Milano che in 2 mesi in Cina.
ore 00.45 Metta sta per portarsi a casa un gnoccone spaventoso. 1.80 di bellezza statuaria, quarta di seno, un culo scolpito nella pietra. La ragazza sta per lasciare il locale quando sopraggiunge un altro uomo. La ragazza rifila un clamoroso due di picche al giocatore “Scusami, ma è arrivato Pino”. E’ Pino Sacripanti “Metta, non sei a Los Angeles, qui comando io”.
ore 01.30 Finalmente è a letto. Dopo aver firmato 2600 autografi e fatto 1200 foto in 5 giorni, dopo aver risposto a 750 domande dei giornalisti di cui 712 sul cambio del nome, dopo aver riportato il basket italiano sui giornali, dopo aver fatto parlare di pallacanestro in tv, dopo aver riportato l’attenzione mediatica sul nostro campionato, esausto ma convinto di aver fatto la scelta giusta, si gira da una parte per dormire.
ore 01.35 Nel girarsi ha crepato la parete destra col gomito. L’abitudine.
Grazie di tutto Ron Artest aka Metta World Peace aka The Panda’s Friend aka ntù.
IDOLO
finale da standing ovation
Sei INCREDIBILE!!! Se mai ti vedrò ti caccerò la lingua in gola fino a lisciarti il pomo d'Adamo alla "The Strain"…
#1
#mettawordpiss…….stupenda!!!!!!
Bugia:
NON SONO MAI STATE FATTE 48 DOMANDE DAI GIORNALISTI CHE NON RIGUARDASSERO IL SUO NOME