ore 5.00 sveglia

ore 5.10 colazione a base proteica con sette tuorli d’uovo. Nel mentre proiezione del film di Bruce Willis in cui un c’è un bambino che ha la capacità di vedere la gente morta dopo sei matrimoni: Il Sesto Anello

ore 5.30 è pronto per uscire a correre quando gli viene in mente che il suo allenatore è Mike D’Antoni e il suo centro titolare Chris Kaman

ore 5.31 come un ospite a C’é Posta Per Te che rivede suo zio argentino dopo 364 anni, si lascia andare ad un pianto a dirotto unito a urla disumane di dolore

ore 5.45 Si riprende ed esce per andare a correre. Partenza da Los Angeles-California

ore 7.45 sosta di 30 secondi in una fontanella di un parco pubblico di Scottsdale-Arizona

ore 9.20 pausa veloce per un caffettino a Taylorsville-Utah

ore 11.25 giusto il tempo di mettere 1 milioncino sull’8, ritirarne 36 e ripartire per Los Angeles. Las Vegas-Nevada

ore 13.00 ritorno a casa, doccina salutare dopo 1415 miglia di footing

ore 13.10 appena finita la doccia, Sacre gli passa l’asciugamano

ore 13.30 squilla il telefono “Ciao Kobe sono Jordan, allora lo vuoi vincere questo sesto anello?” Kobe sviene. “Ehi, pronto?? Kobe? Ci sei?? Sono Farmar, possibile che ti confondi sempre??!!”

ore 14.30 pranzo con Steve Nash, 21 uova sode per Kobe, brodino caldo per il canadese

ore 14.45 “Steve come stai?” – “Come vuoi che stia, si tira avanti. I reumatismi, i colpi della strega, e l’attaccatura dei capelli sulla nuca sono all’ordine del giorno” – “Lo so, però anche da fermo sei più utile di Dwight Howard al massimo della forma” – “Come la vedi quest’anno?” – “La vedo di merda, ma devo vincere il titolo” – “E come facciamo? Hai presente che squadra abbiamo?” – “No, conosco te e altri 3, stop” – “Ecco, appunto, ti cito solo questi: abbiamo Nick Young, uno che tira più di Vasco prima di una doppia serata a San Siro e che si veste in una maniera che a confronto Enzo Miccio di Real Time, quello di “Ma Come Ti Vesti?!”, è sobrio e per nulla sopra le righe, poi abbiam preso Chris Kaman, un boscaiolo tedesco che è l’unico biondo al mondo pelato, poi c’è Marcus Landry che in carriera ha segnato meno punti di Magro all’europeo, Shawne Williams che negli ultimi 3 anni ha cambiato 17 squadre, Ryan Kelly il figlio pallido di R.Kelly quello di I Believe I Can Fly… e poi vabbè, ma quello che ci allena?? Gattuso a Palermo ha fatto molti meno danni” – “Lo so Steve, ma in qualche modo devo vincere, ora però ti saluto, devo tornare ad allenarmi”

ore 15.30 l’allenamento di Kobe ricomincia

ore 16.30 il personal trainer che lo segue nota che è un pochino sottotono oggi “Kobe cos’hai?” – “Sono un po’ stanco”

ore 16.35 il personal trainer si procura una foto di Dahntay Jones e la mostra a Kobe

ore 16.40 Kobe corre talmente forte che il tapis roulant prende fuoco

ore 17.00 in tv mandano il recap dei match di pre-season. Durant già in forma, Lebron carico a mille, Derrick Rose che fa il suo ritorno. A Kobe gli sale una carogna incredibile e con un pugno spacca il televisore

ore 17.30 un po’ di lavoro con i compagni. Sessione di tiro con Steve Blake, 100 tiri da 2 dalle 5 posizioni, Blake fa 84/100, Kobe è a 99/99 quando Gasol ha la bella idea di dirgli “Kobe hai letto i giornali? Forse torna Howard”, sbaglia il 100 esimo tiro..

ore 17.40 grazie all’intervento di 25 uomini della sicurezza l’allenamento può proseguire regolarmente

ore 17.50 ancora innervosito a causa dello spagnolo, Kobe comincia una serie di 200 tiri liberi

ore 18.10 percorso netto, 199/199. Ultimo tiro. La palla sta per entrare quando improvvisamente cambia traiettoria e finisce a 10 metri di distanza. “Cos’è stato??!!!” – gli risponde Sacre “E’ colpa mia Kobe, sono contento che tu sia tornato ed ho sventolato l’asciugamano un po’ troppo forte”

ore 19.00 finisce l’allenamento, Kobe sta per salire in macchina quando viene fermato da un ragazzo “Ti serve la foto o l’autografo?” – “No Kobe, volevo solo presentarmi, sono Wesley Johnson piacere” – “Oh scusami, piacere Kobe, ma non mi serve niente, ciao”. Sgommando se ne va. Johnson rimane basito

ore 20.00 rientra a casa e scongela 1 bue, 1 vitello e 2 maiali.  Stasera c’è Shaq a cena

ore 20.45 arriva Shaq. “Mentre mi servi la cena, dimmi perchè mi hai invitato” – “Devi aiutarmi a vincere il titolo” – “Te lo compro?” – “Parlo seriamente, ricomincia ad allenarti” – “Ma tu sei pazzo, sono 200 kg, mangio, dormo e mi diverto a dire cazzate nel mio Shaqtin’ a fool, sto da Dio lontano dal campo” – “Anche messo così sei più forte di Kaman” – “Questo sesto anello sta diventando un’ossessione, cerca di rilassarti e di recuperare tranquillamente dall’infortunio. Se non vinci il titolo non è un dramma. Jordan ne ha vinto uno in più? Ma che ti frega. Lebron a fine carriera può raggiungerti o anche superarti vincendo 6 titoli? Amen. Nella vita c’è anche altro, divertimento, mangiare, tv, mangiare, le donne, mangiare, riposarsi e anche mangiare” – “Va bene, faccio da solo, ora però vattene, devo allenarmi”

ore 21.20 con un bue sottobraccio Shaq se ne va

ore 21.30 Kobe esce a correre tra mille pensieri

ore 22.30 sulla statale sorpassa al doppio della velocità Haile Gebrselassie

ore 01.00 rientra a casa, finalmente può andare a dormire. Tra ben 4 ore suona la sveglia

ore 01.05 viene svegliato da un sms al cellulare, è Peppe Poeta “Ciao Cobe, ti volevo dire di stare tranquillo per quello k’ha detto Giordan l’altro giorno, cioè che tu gli hai rubbato i movimenti. Se c’è qualcuno che gli ha rubbato qualcosa, quello sono io. Una settimana fa gli ho fottuto la borraccia magica di Bugs Bunny e mi ci sono fatto lo shampoo. Oh ora c’ho la frangia talmente lunga che mi riesco a pettinare pure con i piedi! In bocca al lupo Cobe, cià”

Aprile 2013: “E’ terribile. Ora mi aspetta l’operazione e la convalescenza. Sarà un processo lungo, ma lavorerò duro. E’ la sfida più difficile della mia carriera”. Stop dagli 8 ai 12 mesi.

Ottobre 2013: “Sono quasi pronto”.

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Raffaele Ferraro

Sono quello che gestisce la pagina facebook e il profilo twitter. Scrivo tutti i pezzi violentando quotidianamente la lingua italiana. Sì insomma, sono quello che non ha una vita sociale.
Ora che abbiamo anche un sito ho raccattato dalla strada tre disperati dal buon livello di ignoranza ma soprattutto dal massimo livello di passione per la palla a spicchi.
Essendo di Bologna ho più pallacanestro che trigliceridi nel sangue.

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