ore 7:00 Comincia il reality-show più seguito al mondo: il Conclave.
ore 7:30 I cardinali sono nervosamente seduti a far colazione. I Cappuccini tardano ad arrivare.
ore 8:30 Riunione nella basilica di San Pietro per il primo rito di oggi: l’Harlem Shake.
ore 9:00 Trasferimento nella Cappella Sistina, all’ingresso i cardinali vengono perquisiti. Qualcuno apprezza particolarmente “E’ sicuro di avermi controllato bene? Provi anche più giù”
ore 10:00 Prima dell’inizio del Conclave vero e proprio ogni cardinale giura. Sui propri figli.
ore 10:30 Cominciano le votazioni in religioso silenzio.
ore 10:35 Mancano i 3 cardinali americani. Stanno finendo di guardare Orlando-Lakers. Uno dei 3 ha pure il cartello “Howard sucks”.
ore 10:45 Sgomento in sala: qualcuno ha rotto il silenzio “Come vi permettete?” – “Mi scusi Monsignor, è colpa dei fagioli”
ore 11:00 Durante le votazioni nessun cardinale può avere contatti con il mondo esterno. Ma tanto ci sono abituati.
ore 11:45 Finita la prima votazione, il quorum non viene raggiunto e la fumata non può che essere nera. I pellegrini radunati in piazza San Pietro la prendono come gli ultras prenderebbero un palo. Bestemmiando.
ore 12:30 Pausa pranzo. I cardinali ne approfittano per controllare le quote dei bookmakers: in pole c’è l’italiano Scola, secondo il brasiliano Schrerer, terzo Alonso, ultimo l’altro brasiliano Massa.
ore 13:30 Conferenza stampa di Bersani che fa gli auguri a Scola “Vincerai tu, me lo sento”.
ore 13:40 Scola a forza di sfrizionarsi i maroni fa partire una scintilla che folgora il cardinale africano. Seconda fumata nera.
ore 14:00 Qualcuno fa notare che dall’arrivo del cardinale Filippino la Santa Sede è molto più in ordine.
ore 15:45 Oretta libera per tutti. Qualcuno ne approfitta per pregare, qualcuno per leggere testi sacri, qualcun altro per controllare le richieste di amicizia su NetLog.
Ore 17:00 A un membro della servitù vaticana cade una tazza da tè. Raccogliendo i cocci proclama “va beh, morto un papa se ne fa un altro”. Toccata generale in San Pietro. Altra scintilla. Terza fumata nera. Ai pellegrini iniziano a girare i coglioni seriamente.
ore 17:15 Ricominciano le votazioni. Ricordiamo che per essere eletti Papa occorrono 77 voti. Quindi Fini è tagliato fuori.
ore 17:30 Il cardinale jamaicano è nervoso. Ha intuito che nessuno lo vuole votare e decide di rompere il silenzio “Fate quel che volete, io la fumata me la faccio da solo”.
ore 18:30 L’isolamento dal mondo esterno, senza telefoni e senza nessun tipo di tecnologia è straziante per qualche cardinale. L’americano O’Malley ha una crisi isterica. Sono 24 ore che non gioca a Ruzzle.
ore 19:30 Si chiudono le votazioni. Altra fumata nera.
ore 19:35 Delusione per i pellegrini con gli occhi fissi al cielo dal mattino, è la quarta fumata nera “C’avevo l’under 3,5 porca troia schifosa” il commento di un pellegrino molto somigliante a Cristiano Doni.
ore 20:30 Bruttissimo episodio in piazza San Pietro: sit in di protesta da parte di alcune donne nude che vengono subito cacciate dagli uomini della sicurezza. Sdegno fra i cardinali “la prossima volta venite accompagnate dai figli”
ore 21:30 Negli studi Rai è tutto pronto per lo speciale di Porta a Porta sul conclave. Bruno Vespa è prontissimo, ha lucidato sia la fronte che la lingua.
ore 21:40 In studio viene mostrato il plastico della Cappella: relatore Don Siffredi.
ore 21:45 Illustri esponenti ecclesiastici commentano la seconda giornata di conclave “Entro sabato dovremmo avere il nuovo Papa. Se per caso si dovesse arrivare alla trentesima votazione si passa direttamente al ballottaggio e in quel caso sarà decisiva l’alleanza con Don Grillo.
ore 22:30 Alessandro Gentile ritwitta: “Minucci ha con gli arbitri lo stesso rapporto che hanno i preti con i bambini”. 12 giornate di squalifica.
ore 23:30 I cardinali si preparano per andare a dormire. Anche domani sarà una giornata di fumate. Strano però, tutta questa attenzione per le fumate del Vaticano e ci siamo di colpo dimenticati di quelle all’Ilva di Taranto.