ore 8:00 Mike Brown si sveglia e fa colazione con 4 hot dog e 2 cheesburger
ore 8:30 Dopo essersi lucidato le gote paffute sale in auto e corre per andare dai suoi ragazzi
ore 8:45 E’ in fila al semaforo e ne approfitta per entrare un attimo al Burger King. 3 Menu extra con giant-patatina: una patatina unica da 16 kg.
ore 9:15 Entra in palestra per dirigere l’allenamento. Non c’è nessuno
ore 9:20 Con la morte nel cuore e un paio di lacrime enormi che gli scorrono sul viso, si ricorda di non essere più l’allenatore dei Lakers. Depresso e deluso se torna a casa non prima di essersi fermato al Mc Donald’s per un Mc Chiken
ore 9:30 Dwight Howard entra in una cabina telefonica, si cambia e vola verso la palestra
ore 9:45 Sul muro fuori dall’impianto si legge una scritta dei tifosi non particolarmente contenti dell’inizio di stagione “LOL ANGELES LAKERS”
ore 10:00 Tutti presenti, può cominciare l’allenamento agli ordini di Bernie Bickerstaff, uno dello staff
ore 11:00 Allenamento tipo Los Angeles Lakers:
- Gasol fa seduta video per aumentare la scarsa cattiveria agonistica guardando L’Albero Azzurro
- Howard fa seduta video per alleviare la troppa cattiveria agonistica fissando il poster di Van Gundy che gli fa il dito medio
- Nash gioca a “Horse” con un cavallo
- Jordan Hill accende un bengala e se lo fuma
- Sacre prega
- Kobe tira, allena, passa, difende, salta, schiaccia, esulta, chiama time out, licenzia qualcuno
- Jamison va all’anagrafe a chiedere come cazzo sia possibile che si chiami Antawn
- Blake chiede allo specchio delle sue brame chi è il più bello del reame e si sente rispondere “Non saresti tu nemmeno se sulla terra rimaneste tu e Ribery”
- Darius Johnson-Odom limona la sua nuova fidanzata Khloe Kardashian-Johnson
- Duhon aspetta Metta per aprire il carico proveniente dalla Colombia. Ma dov’è Metta??
ore 12:00 Kobe dichiara concluso l’allenamento. Tutti in doccia
ore 12:15 Come al solito sono tutti increduli nel vedere Howard che si insapona tutte e tre le gambe
ore 13:30 Metta si sveglia e trova 16 chiamate di D’Antoni. Lo richiama. “Che cazzo vuoi?” – “Vediamo di cominciare bene, mi ha detto Bernie che non ti sei presentato questa mattina” – “E quindi?” – “Che sia l’ultima volta o ti tolgo dalla squadra” – “E io ti tolgo la vita. Non mi rompere i coglioni che ho altro da fare”
ore 15:00 Nash e Gasol pranzano al Mc Donald’s “Due Big Mc Menu con Pepsi media” – “Subito” – “Mah, mah tu, tu sei? No dai non è possibile, cazzo ci fai qui coach?”. Mike Brown ha finalmente capito cosa deve fare nella vita: lavorare in un fast food
ore 16:00 in vista dell’arrivo di Mike D’Antoni, l’allenamento pomeridiano viene fatto sulla base delle direttive di Mike.
Allenamento tipo Mike D’Antoni:
- sessione di tiro da 3 punti per piccoli, lunghi, staff, magazzinieri e bagarini. 1000 tiri a testa
- difesa: nè la uomo, nè la zona, la nascondino. Mike conta fino a 24 e tutti si nascondono. L’errore degli avversari è “pace libero tutti”
- attacco: un solo uomo in area, gli altri 4 tutti fuori dai 3 punti, si comincia sempre col pick and roll centrale di Nash con Howard, se per caso non si crea un tiro per Nash nè uno scarico sul taglio dentro l’area di Howard allora come ultima possibilità c’è lo scarico per i tiratori: Kobe. Metta e Gasol al massimo possono andare a rimbalzo d’attacco
- si provano le conferenze stampa post partita in caso di sconfitta. Prima scusa da utilizzare “è colpa di Mike Brown”, seconda scusa “non è un problema se Howard ha tirato 44 volte e Kobe 6, abbiamo perso perchè non ci sono ancora gli equilibri giusti”, terza scusa “la rissa tra Kobe e D’Antoni è stato solamente un gesto d’affetto, in squadra c’è uno spirito fantastico e poco importa se la settimana scorsa Metta ha crocifisso Sacre negli spogliatoi
ore 18:45 finito l’allenamento, Kobe è un po’ scosso e va dallo psicologo
ore 19:30 Kobe racconta tutti i suoi problemi
K: “Io non chiedo tanto, vorrei solamente vincere il sesto anello come Michael. Credo di stare sulla balle a Buss, prima mi ha preso quell’ammasso di lardo di Mike Brown che capisce di basket come JaVale McGee di disequazioni razionali fratte, se non avessi allenato ogni tanto io, avremmo vinto meno partite dei Bobcats. No ma dico, ha presente i Bobcats?? Se Jordan li iscrive alla Serie A arrivano dietro a Caserta che dalla prossima gioca con l’under 19. Stavo vedendo la luce con l’arrivo di Phil, già mi immaginavo il sesto anello e il titolo di Mvp in finale contro Miami con Lebron depresso che si soffoca respirando un quintale di borotalco, consolato da Wade che mentre lo accarezza gli mostra l’ultimo paio di calzini concepiti per l’uomo fashion con 3 chili di swarovski incastonati, acquistabili a 6 mila dollari al paio e Gloria James sugli spalti che ammiccandomi mi promette di prendersi cura del mio fallo per una settimana. E invece hanno firmato Mike D’Antoni. No dico, Mike D’Antoni. Lo Zeman del basket. Per lui la difesa è utile come un culo senza il buco. Potrò mai vincere il titolo senza difendere??? Non ce la faccio più”
Lo psicologo dall’accento emiliano risponde “Soccia Kobe, sta situazione qua non è mica bella subito sai? Mi sa che l’unica maniera che ti rimane per gagnare il titolo sia quella di cambiare squadra”
K: “E dove mi consiglia di andare?”
PS: “Ti piacciono a te i tortellini?”
K: “Sì da matti”
PS: “Allora Bologna è la città giusta per te. Vai alla Virtus, li c’è un presidente coi controfiocchi, un uomo straordinario, diventerai il simbolo del basket italiano. Pensa dopo Dino Meneghin ci sarai tu. Ecco mi raccomando al presidente non chiedere molti soldi perchè non li ha, però oh, puoi giocare vicino a Gaddefors, mica un Gasol qualunque”
K: “Ma mi hanno già chiamato una volta quei deficienti, secondo lei io che guadagno milioni di euro vado là a 500 mila dollari per giocare contro Ress, Giachetti e D’Ercole?? Ma lei è uno psicologo o cosa??”
PS: “Sono Claudio Sabatini, Kobe ti prego vieni da noi, ti faccio dedicare un maraglio-day appena arrivi”
K: “Ma vaffanculo”
ore 21:00 Kobe depressissimo lascia lo studio e chiama Metta. Ha bisogno di tirare sù il morale
ore 22:00 Comincia la serata di Kobe con Metta e Jordan Hill.
Serata tipo Metta World Peace/Jordan Hill
- ingresso in discoteca senza pagare, senza fare fila, tavolo nel privè con fiumi di alcool, bamba e puttane come se piovessero
- Musica esclusivamente rap con qualche intervallo di reggae per far commuovere Hill
- se qualcuno domanda un autografo e una foto gli si rifà il setto nasale
- non si va a letto prima delle 6. Se qualcuno crolla gli si fa una flebo di Lance Armstrong
ore 22:30 Nash organizza un calcetto con gli amici e si bulla mentre gioca. Tunnel, pallonetti, punizioni all’incrocio dei pali. “Steve basta tirartela, lo sappiamo che sei fortissimo a calcio. Piuttosto come va con Kobe e compagni, hanno capito che sei vecchio e rincoglionito?” – “Sono il più in forma, non scherzare” – “Vabbè dai, con D’Antoni ti troverai da Dio” – “Sono il più in forma, non scherzare” – “Hai l’alzheimer?” – “Sono il più in forma, non scherzare” – “Se vabbè, auguri Kobe……”
ore 23:00 Gasol dopo aver mangiato un pochino di paella in brodo e aver bevuto mezzo bicchiere di tisana alla sangrìa si dirige verso il letto. Lì lo attende un’amica eccitatissima all’idea di fare l’amore con lui. Gasol da buon spagnolo è un toro a letto. La prende, la accarezza, abbozza un sorriso, dice due volte “ahhh, ahhh” si gira dall’altra parte e dorme
ore 06:00 nel tornare verso casa Kobe, Hill e Metta incontrano Buss ubriaco, con 4 conigliette di play boy al seguito. “Jerry fatto seratona anche tu?” – “Sì ragazzi, ho bevuto per dimenticare” – “Dimenticare cosa?” – “Lo scherzo che mi hanno fatto” – “Di che parli?” – “Ho scelto D’Antoni perchè Phil mi ha detto di no” – “I giornali non dicono così però” – “Invece è così, o meglio, qualcuno mi ha telefonato spacciandosi per Phil Jackson e mi ha detto di no. Così ho scelto D’Antoni” – “E chi è stato? Ci deve dire chi è stato che lo ammazziamo” – “Smush Parker”.