a cura di Marco A. Munno
illustrazione grafica di Mattia Iurlano
grafici di Fabio Fantoni
Prende il via sabato la 97esima edizione del massimo campionato di pallacanestro italiano, l’ultimo previsto con 16 squadre ai nastri di partenza con un’unica retrocessione; dalla prossima stagione, difatti, la formula prevederà 18 squadre partecipanti, con tre provenienti dall’attuale Serie A2.
Sebbene il livello attuale non sia tale da esprimere squadre in grado di primeggiare ai massimi livelli europei, quello di Serie A è un torneo in cui, a parte rari casi, a farla da padrone è l’equilibrio, che rende avvincente la corsa verso gli otto posti di qualificazione ai playoffs e la lotta per non retrocedere. A tal proposito, possiamo vedere nel grafico interattivo sottostante (da visualizzare in orizzontale da telefono) la percentuale di vittorie ottenuta per ciascuna squadra, divisa per partite in casa e in trasferta:
Cliccando all’interno delle colonne, è possibile visualizzare il dettaglio dei risultati.
Escluse le quattro migliori classificate nel corso della passata stagione regolare, nessuna squadra conquista la vittoria in almeno metà delle partite fuori dalle mura amiche, registrando quindi un grosso divario fra le prestazioni in casa e in trasferta (tranne per l’ultima classificata); situazione che porta gli ultimi scontri del girone di ritorno ad essere spesso legati al ribaltamento dello scarto nel punteggio registrato all’andata.
Anche guardando i dati relativi alle ultime partite stagionali, ovvero semifinali e finali dei playoffs, vediamo come sia la capacità di imporsi al di là del fattore campo, a fare la differenza tra vincitori e vinti.
Di conseguenza, nel fare i nostri pronostici, suddividiamo le squadre in fasce più ampie: quelle che secondo noi cercheranno di salvarsi, quelle nel limbo fra salvezza e ambizioni di inserimento nella zona playoffs, quelle che sembrano più attrezzate per la partecipazione alla postseason e quelle che punteranno allo scudetto (ordine delle squadre casuale), mettendo in conto, visto l’equilibrato contesto, anche qualche scivolone…
D’altro canto, le gaffes possono capitare anche a quelli bravi davvero…
SALVEZZA
PESARO
Out: Pablo Bertone, Pietro Bocconcelli, Taylor Braun, Marco Ceron, Rotnei Clarke, Gabriele Crescenzi, Eric Mika, Dallas Moore, Emmanuel Omogbo, Michele Serpilli
In: Dominic Artis (Igokea), James Blackmon Jr. (Wisconsin Herd),Luca Conti (Trento),Erik McCree (Salt Lake City Stars), Egidijus Mockevičius (Lietuvos Rytas), Lamond Murray Jr. (Maine Red Claws), Simone Zanotti (Porto S. Elpidio)
Quintetto: Artis, Blackmon, Murray, McCree, Mockevičius
Coach: Massimo Galli (confermato)
Nelle ultime due stagioni, le annate in quel di Pesaro sembravano compromesse fino al colpo di coda nel finale che è valso la permanenza nella massima serie, entrambe le volte concluse come penultima classificata.
Il desiderio della dirigenza è quello di riuscire a conquistare l’agognata salvezza con maggiore tranquillità e, chissà, provare a spingersi oltre; ragione per cui in questa stagione, oltre a quella del coach Galli, subentrato nello scorso mese di marzo e riuscito a tenere la Vuelle in Serie A, le uniche conferme sono arrivate per i due cambi italiani, il neo capitano Ancellotti e Monaldi (a cui quest’anno in uscita più frequente dalla panchina si aggiungerà Luca Conti, in prestito da Trento). Il quintetto è nuovo di zecca, con nomi interessanti: il principale è quello del mancino McCree, talentuosa ala forte dalla G-League. L’altra ala sarà Lamond Murray Jr., figlio d’arte di quel Lamond Murray visto per 11 stagioni nella NBA.
Tale padre…
… tale figlio
Lo spot di playmaker sarà occupato da Artis, incaricato di gestire un attacco dove Blackmon Jr., in prestito da Milano, si propone come altra bocca da fuoco. Per chiudere, vicino al ferro giostrerà Mockevičius, lungo lituano con un breve passaggio anche in Summer League.
PISTOIA
Out: Cesare Barbon, Jaylen Bond, Yakhouba Diawara, Raphael Gaspardo, Dejan Ivanov, Tommaso Laquintana, Daniele Magro, Tyrus McGee, Fabio Mian, Ronald Moore, Federico Onuoha
In: Patrik Auda (Avellino), Riccardo Bolpin (Venezia), Dominique Johnson (Reyer Venezia), Kerron Johnson (Ludwigsburg),Ousman Krubally (Paok Salonicco), Matteo Martini (Legnano), LJ Peak (Wellington Saints), Luca Severini (Casale), Marco Di Pizzo (Omegna)
Quintetto: Johnson K., Johnson D., Peak, Auda, Krubally
Coach: Alessandro Ramagli (nuovo)
Terminato il bel sodalizio triennale con coach Esposito, Pistoia ha assemblato un nuovo gruppo con cui cercare di arrivare alla salvezza, sempre conquistata agevolmente nelle stagioni precedenti.
La filosofia di costruzione del roster è stata chiara: un quintetto di giocatori più esperti ed affermati e una panchina composta da ragazzi italiani dai quali cercare un contributo che possa risultare solido.
I due Johnson occuperanno gli spot di guardie titolari: Kerron dopo buonissime stagioni in Germania e Dominique alla sua terza tappa italiana dopo Varese e Venezia si divideranno le iniziative offensive.
Da interni invece ci saranno come ala forte il ceco Patrik Auda, visto in Italia solo negli scorsi playoffs ad Avellino dove è risultato il migliore per i suoi (12.3 punti a gara con il 67.9% al tiro dal campo), e come centro l’americano Ousman Krubally, già MVP in Serie A2 a Legnano.
Per quanto riguarda i cambi, starà a coach Ramagli tirare fuori il massimo dal giovane personale a disposizione; potrebbe essere Bolpin quello maggiormente coinvolto, fresco di convocazione in Nazionale per il raduno dei 31 preselezionati per la finestra di qualificazioni mondiali dello scorso mese.
C’è anche @RickyBolp13 nella lista stilata dal CT della Nazionale in vista delle Qualificazioni ai Mondiali 2019 👏👏👏😎#ForzaPistoia⚪🔴 https://t.co/u2cG05U7TA
— Pistoia Basket 2000 (@PistoiaBasket) 1 agosto 2018
Ad essere determinante per le sorti della stagione potrebbe essere allora il rendimento di LJ Peak: trattamento di palla da guardia e fisicità che gli permette di giocare da ala, a soli 23 anni dopo America e Oceania tocca il suo terzo continente da giocatore ritrovando a Pistoia Severini e Della Rosa, già affrontati nel Mondiale Under 19 del 2015.
Tra USA e Italia purtroppo però non ci fu storia
TRIESTE
Out: Lorenzo Baldasso, Laurence Bowers, Javonte Green, Federico Loschi, Federico Mussini, Roberto Prandin
In: Justin Knox (Capo d’Orlando), William Mosley (Legnano), Hrvoje Peric (Venezia), Jamarr Sanders (Casale), Arturs Strautins (Orzinuovi), Chris Wright (Reggio Emilia), Devondrick Walker (Delaware 87ers)
Quintetto: Wright, Walker, Sanders, Peric, Mosley
Coach:Eugenio Dalmasson (confermato)
Dopo la promozione in Serie A dalla quale la città era assente da 14 stagioni, l’idea è stata quella di confermare svariati protagonisti della cavalcata vincente della scorsa Serie A2: a partire da coach Dalmasson, sono rimasti in maglia giuliana Janelidze, Cavaliero, Da Ros, capitan Coronica, Cittadini e Fernandez.
Questo nucleo subentrerà dalla panchina, per dare manforte ai nuovi ingaggi che andranno a formare il quintetto; partito il miglior giocatore Javonte Green, sono innanzitutto arrivati due stranieri dal lungo curriculum di esperienze in Serie A quali l’ex di Pesaro, Varese, Torino e Reggio Emilia, Chris Wright, come playmaker e l’ex di Treviso, Cremona e Venezia Hrvoje Peric. A loro si aggiungono due americani di livello della scorsa Serie A2 quali Sanders da Casale (battuta proprio nella finale per la promozione) fra gli esterni e Mosley da Legnano (che sotto canestro troverà la concorrenza di Justin Knox) e infine, dalla G-League, Devondrick Walker quale cecchino dall’arco. Strautins si aggiunge alla panchina cercando un’affermazione ancora non arrivata in Serie A, quella serie in cui i giuliani hanno tutta l’intenzione di restare.
Un 2017 sportivo terminato con una delusione e un 2018 con una gioia: come finirà il 2019?
FRA PLAYOFFS E SALVEZZA
BRINDISI
Out: Marco Cardillo, Daniel Donzelli, Marco Giuri, Antonio Iannuzzi, Tautvydas Lydeka,Blez Mesicek, Nic Moore, Georgi Sirakov, Donta Smith, Scott Suggs, Milenko Tepic
In: Adrian Banks (Hapoel Tel Aviv), John Brown (Treviso), Nicolò Cazzolato (Bergamo), Jeremy Chappell (Cantù), Tony Gaffney (Hapoel Tel Aviv), Riccardo Moraschini (Mantova), Erik Rush (Ferrara), Jakub Wojciechowski (Anwil), Vincenzo Taddeo (HSC Roma), Alessandro Zanelli (Legnano)
Quintetto: Clark, Banks, Chappell, Gaffney, Brown
Coach:Frank Vitucci (confermato)
Per tornare nella lotta per la postseason, non giocata per 3 annate di fila, i pugliesi hanno rivoluzionato l’intera squadra, cercando di far quadrare i conti senza rinunciare alla competitività. Agli ordini del confermato Vitucci è stato assoldato innanzitutto lo scorer Adrian Banks, indimenticato dalla piazza nella sua stagione 2015/2016 da vicecapocannoniere del campionato, a 19 punti di media.
L’unico colpo a vuoto nell’annata (confondendo “summer” e “season”) fu nella presentazione.
Al suo fianco, come playmaker, titolare sarà Wes Clark: i due potrebbero risultare una coppia esplosiva in senso positivo o negativo, se riusciranno o meno ad armonizzare il proprio gioco. Come l’ottima preseason disputata (chiusa da imbattuti) ha mostrato, della loro intesa ne beneficerebbero i due lunghi, Gaffney (la scorsa stagione già compagno dello stesso Banks) e Brown, entrambi con esperienza già in Europa ma non in Serie A (quella sarà portata dal loro cambio Wojciechowski).
Infine, per chiudere un terzetto di esterni potenzialmente di grande pericolosità, al termine di una ricerca durata a lungo, con Moraschini e il provinato (poi effettivamente firmato) Erik Rush ad alternarsi nel frattempo nel ruolo, è stato ingaggiato Jeremy Chappell; dopo una passata stagione di qualità, potrebbe formare una combinazione con le altre bocche di fuoco in grado di regalare gioie ai sostenitori brindisini.
We ain’t had a home game without it raining all season including pre season smh
— Jeremy Chappell (@choppa2109) 9 maggio 2018
Jeremy sarà sicuramente soddisfatto di un clima migliore di quello trovato a Cantù.
CANTÙ
Out: Christian Burns, Jeremy Chappell, David Cournooh, Andrea Crosariol, Randy Culpepper, Perry Ellis, Giacomo Maspero, Jaime Smith, Charles Thomas
In: Gerry Blakes (Norkkoping), Omar Calhoun (Espoo United), Shaheed Davis (Cherkasy Monkeys), Frank Gaines (Parma Perm), Davon Jefferson (Capitanes de Arecibo), Tony Mitchell (Santeros de Aguada), Francesco Quaglia (Tortona), Jonathan Tavernari (Sassari), Ike Udanoh (BK Astana)
Quintetto: Gaines, Blakes, Calhoun, Davis, Udanoh
Coach:Evgeny Pashutin (nuovo)
Nella scorsa stagione Cantù in campo ha messo in piedi una piccola impresa sportiva: con voci relative a condizioni finanziarie complicate ad essere persistenti, la squadra è riuscita a non farsidestabilizzare e a concludere col raggiungimento di semifinale di Coppa Italia e qualificazione ai playoffs.
In questa stagione prova a rilanciare: se il principale problema sul parquet era rappresentato da una rotazione ai minimi termini, il roster costruito per quest’annata presenta un maggior numero di alternative. Le prime partite di Champions League hanno indicato Frank Gaines come leader offensivo (21.2 punti a gara) di una squadra che come altri esterni titolari gli affianca Blakes e Calhoun, mentre a chiudere il quintetto sono Davis (anche se l’ingaggio recente di Davon Jefferson potrebbe mettere in discussione il suo ruolo) e capitan Ike Udanoh.
Ad alzarsi dalla panchina giocatori in grado di tenere bene il campo, soprattutto l’ex MVP della Serie A Tony Mitchell e l’ala italo-brasiliana Jonathan Tavernari.
Se il nuovo coach Pashutin, di livello come recita il ricco palmares, riuscisse nella non semplice impresa di trovare la giusta quadra, non sarebbe da escludere nuovamente un coinvolgimento canturino nelle prime otto posizioni della classifica; la frequenza delle discese in campo del patron Gerasimenko sarà decisiva per le sorti della stagione.
Con il vecchio club del Krasny Oktyab che possedeva non si risparmiò esordio in campionato e in Eurocup
CREMONA
Out: Simone Fontecchio, Kelvin Martin, Henry Sims, Drake Diener, Landon Milbourne
In: Tre Demps (Belfius Mons-Hainaut), Peyton Aldridge (Davidson), Andrew Crawford (Maccabi Rishon LeZion), Wesley Saunders (Joensuun Kataja), Mangok Mathiang (Greensboro Swarm)
Quintetto: Ruzzier, Demps, Crawford, Aldridge, Mathiang
Coach: Meo Sacchetti (confermato)
Nella prima stagione con il coach della Nazionale Meo Sacchetti alla guida, dopo una precedente annata travagliata il team del patron Vanoli è tornato a respirare aria di playoffs, conquistando l’ottava piazza assoluta in classifica. Persi però i principali protagonisti con Johnson-Odom, Fontecchio, Martin e Sims diretti verso altri lidi e Drake Diener ritirato, il gruppo che affronta la stagione corrente si presenta ai nastri di partenza senza i propri punti fermi. A Ruzzier, playmaker titolare confermato, si aggiungono quattro esordienti in Serie A: Aldridge (alla prima esperienza dopo il basket universitario a Davidson) e l’ultimo ingaggiato Mathiang (con presenze NBA a Charlotte) tra i lunghi, Demps e Crawford (che potrebbe rappresentare il nuovo leader offensivo della squadra) fra gli esterni, con le incognite associate al numero così elevato di scommesse (includendo anche Saunders, primo cambio dalla panchina). A fare da collante sarà l’eterno Travis Diener, che ancora ha in faretra qualche colpo di classe:
Nel torneo TBT di questa estate, decisivo con il buzzer beater ai quarti di finale
Ripetere la scorsa annata pare difficile, ma ad onor del vero qualcosa a proposito di sorprese ne sanno in quel di Cremona: basta chiedere a Giampaolo Ricci, factotum in uscita dalla panchina, approdato grazie al duro lavoro alle soglie dei 26 anni in Nazionale.
Lo stupore espresso con un hashtag #basito orgoglio di Renè Ferretti
REGGIO EMILIA
Out: Federico Bonacini, Amedeo Della Valle, Manuchar Markoishvili, Garrett Nevels, Jalen Reynolds, James White, Chris Wright
In: Spencer Butterfield (Alba Berlino), Chinemelu Elonu (Capitanes de Arecibo), Raphael Gaspardo (Pistoia), Eric Griffin (Hapoel Eilat), Ricky Ledo (Vaqueros de Bayamòn), Federico Mussini (Trieste),
Quintetto: Llompart, Ledo, Butterfield, Griffin, Cervi
Coach: Devis Cagnardi (nuovo)
Dopo 8 stagioni, a Reggio Emilia si chiude l’epopea di Max Menetti alla guida della squadra e, sommando l’addio del leader Della Valle, è chiaro come per gli emiliani si tratti di un nuovo inizio. Confermate dalla scorsa stagione la solida coppia di playmakers Llompart/Candi e l’ala De Vico, tornato il figliol prodigo Mussini di fianco all’altro proveniente del vivaio Cervi, il resto del team è alla prima esperienza in canotta reggiana. A spiccare fra i nuovi è sicuramente Ricky Ledo: l’ex Mavericks e Knicks è potenzialmente tra i migliori 5 attaccanti del campionato, con la speranza che le bizze non ne limitino il talento.
Solo 3 anni fa, il career high (ripetuto) di 21 punti ai Knicks
Al suo fianco nello starting five il tiratore Butterfield e l’atletico lungo Griffin, già visto in Italia a Jesi e anche lui con un breve passato NBA. Raphael Gaspardo, dopo la bella stagione a Pistoia che gli è valso l’ingresso nel giro azzurro e l’esperto Elonu, ultimo arrivato, si alterneranno nel reparto lunghi, mentre Candi, Mussini e De Vico faranno da buoni cambi per gli esterni.
Alla guida un altro prodotto interno: promosso capo allenatore dopo 8 annate da assistente Devis Cagnardi.
Ricky Cervi si sta preparando alla stagione a modo suo
VARESE
Out: Cameron Wells, Stanley Okoye, Siim-Sander Vene, Tomas Dimsa, Tyler Larson, Mario Delas
In: Dominique Archie (Bnei Herzliya), Nicola Bertoglio (Milano 1958), Pablo Bertone (Pesaro), Antonio Iannuzzi (Brindisi), Ronald Moore (Pistoia), Thomas Scrubb (Avellino), Damiano Verri (Gazzada)
Quintetto: Moore, Avramovic, Scrubb, Archie, Cain
Coach:Attilio Caja (confermato)
Un inizio da incubo, ultimi al termine del girone d’andata, con una ripresa da favola, da 12 vittorie e 3 sconfitte, con qualificazione ai playoffs e sconfitta arrivata al primo turno ma in 3 gare con uno scarto medio di 4.7 punti: questo il piccolo miracolo messo in piedi dal coach dell’anno Attilio Caja.
Il Miglior Allenatore della Regular Season 2017/18 è Attilo Caja!
Il coach della @PallVarese ha saputo condurre i suoi uomini ai #LBAPlayoff, con un girone di ritorno clamoroso.
Il comunicato ➡ https://t.co/rV7rWIqFZs#TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/ztR8dnacJK— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) 9 maggio 2018
Varese non poteva quindi che ripartire da lui e dalla coppia composta da Cain, tenace presenza nei pressi del ferro, e Avramovic, diventato leader offensivo in postseason con 20 punti di media; mantenuto anche il blocco italiano fra le seconde linee con Ferrero, Tambone e Natali, le partenze di Okoye, Wells, Vene, Larson, Dimsa e Delas sono state compensate dagli arrivi di 5 habituè dei campi di Serie A come il versatile Bertone da Pesaro e il solido Iannuzzi da Brindisi per la panchina, oltre al positivo Scrubb dello scorso anno ad Avellino, il Dominique Archie da 13.5 punti e 5.9 rimbalzi in 2 stagioni a Capo d’Orlando e il Ronald Moore leader prima a Caserta e poi a Pistoia a completare il quintetto base.
Così sicuri che, con un roster che pare presentare maggiori alternative rispetto alla scorsa stagione, non siano in grado di ripetersi?
PLAYOFFS
BRESCIA
Out: Bryce Cotton, Abdel Fall, Dario Hunt, Marcus Landry, Martino Mastellari, Lee Moore, Benjamin Ortner, Andrea Traini, Giovanni Veronesi, Michele Vitali
In: Awudu Abass (Milano), Bryon Allen (Pinar), Gerald Beverly (Liegi), Matteo Caroli (Rimini), Marco Ceron (Pesaro), Jordan Hamilton (Hapoel Holon), Tommaso Laquintana (Pistoia), Eric Mika (Pesaro), Andrea Zerini (Avellino)
Quintetto: Vitali, Allen, Abass, Hamilton, Mika
Coach:Andrea Diana (confermato)
Nella breve storia della Leonessa Brescia, gli ultimi anni sono stati contrassegnati da una costante escalation a livello di risultati raggiunti e prime volte assolute messe a segno fra record societari: punta di diamante la scorsa stagione, con il terzo posto in classifica, la finale di Coppa Italia giocata e le semifinali scudetto raggiunte.
Per tentare di arrivare ad uno step successivo, in estate il general manager Santoro si è mosso non solo sostituendo i partenti ma cercando di aggiungere qualcosa. Alle conferme del leader Luca Vitali, del capitano Moss e del poliedrico Sacchetti, si sono sommati 9 nuovi arrivi. Relativamente allo starting five, lo scorer ex MVP di A2 Bryon Allen e dell’atletico azzurro Awudu Abass, in cerca di riscatto dopo l’esperienza milanese fra gli esterni (per Moore e Michele Vitali); vicino canestro, la sorpresa della scorsa stagione di Pesaro Erik Mika (per Hunt); quale profilo da sostituto naturale di Landry, l’ex Nugget (fra le altre) Jordan Hamilton. Per ovviare al problema delle rotazioni ridotte, sono inoltre arrivati Laquintana e Ceron fra i piccoli e Beverly e Zerini fra i lunghi per la panchina, fornendo un’ampia gamma di possibilità all’intoccabile Diana.
Ripetersi a questi livelli è plausibile, superarsi non impossibile; resta comunque lecito aspettarsi la tenacia che in questi anni tanto ha fatto legare i tifosi con i protagonisti di questo bel percorso.
Basta chiedere a Mattia di Brian Sacchetti…
SASSARI
Out: Josh Bostic, Ezio Gallizi, William Hatcher, Andrea Picarelli, Darko Planinic, Rok Stipcevic, Shawn Jones, Jonathan Tavernari
In: Jack Cooley (Sacramento Kings), Ousmane Diop (Udine), Stefano Gentile (Virtus Bologna), Daniele Magro (Pistoia), Luciano Parodi (Bahia Blanca), Terran Petteway (Paok Salonicco), Jaime Smith (Cantù), Rashawn Thomas (Oklahoma City Blue)
Quintetto: Smith, Bamforth, Petteway, Thomas, Cooley
Coach:Vincenzo Esposito (nuovo)
Dopo l’insuccesso dell’esperimento del doppio incarico general manager-capo allenatore di Federico Pasquini, i sardi voltano completamente pagina con poche conferme dalla stagione precedente e un massiccio rinnovamento. Punto di partenza è stato l’ingaggio di coach Vincenzo Esposito, dopo le ottime stagioni a Pistoia a consacrarlo quale uno dei migliori giovani allenatori del panorama italiano.
Successivamente, sul mercato sono stati piazzati una serie di colpi per fornirgli una rosa dalle molteplici alternative. Fra gli esterni, a Bamforth, cannoniere sardo nella scorsa stagione con 14.9 punti a gara, al playmaker sassarese di nascita Spissu, alla positiva ala Pierre e allo storico capitan Devecchi (alla sua tredicesima stagione a Sassari), sono stati aggiunti Jaime Smith dopo le buone prove a Cantù da 14.4 punti e 4.4 assists a gara (in ripresa da un infortunio, temporaneamente sostituito in rotazione da Parodi), un veterano quale Stefano Gentile e un ottimo realizzatore come Terran Petteway, già visto in Italia a Pistoia proprio sotto la guida di coach Esposito (a 14.6 punti a partita). Sotto le plance, invece, il confermato Polonara sarà affiancato da Thomas, da Magro, dal giovane Diop e soprattutto da quel Jack Cooley leggenda delle Summer Leagues NBA.
Record di presenze assoluto raggiunto nella Summer League di Las Vegas (32) e anche il coro di MVP ricevuto
TRENTO
Out: Luca Conti, Erik Czumbel, Mark Czumbel, Jorge Gutierrez, Yannick Franke, Shavon Shields, Ojars Silins, Dominique Sutton
In: Fabio Mian (Pistoia), Andrea Mezzanotte (Treviglio), Davide Pascolo (Milano), Devyn Marble, Nikola Radicevic (Stella Rossa Belgrado), Nikola Jovanovic (Stella Rossa Belgrado)
Quintetto: Radicevic, Marble, Gomes, Pascolo, Hogue
Coach:Maurizio Buscaglia (confermato)
Il livello della formazione trentina in Serie A è oramai il segreto di Pulcinella: con partenze lente nella prima parte di stagione, l’Aquila di Maurizio Buscaglia, uno dei migliori tecnici d’Italia, carbura puntualmente nella seconda metà dell’anno, sfoggiando ai playoffs la sua miglior versione, fatta di aggressività difensiva e distribuzione di responsabilità in attacco con un atletismo e una grinta strabordanti.
I principali componenti del collettivo in grado di raggiungere due finali scudetto consecutive sono stati confermati quasi in toto; Hogue e Gomes come centro e ala titolari, Flaccadori e Forray come cambi di lusso, Lechthaler come riserva sempre prontissima, sono rimasti vedendo però salutare Shields e Sutton. Al loro posto, due ritorni: DevynMarble, sostituito proprio da Shields quando si infortunò nell’aprile del 2017 dopo 10 gare a 10.4 punti di media, e l’idolo di casa Davide Pascolo (già 5 stagioni all’Aquila, protagonista delle varie promozioni trentine fino alla Serie A). Nella posizione di playmaker titolare ci sarà il fisicato Radicevic (da 196 centimetri d’altezza), mentre alternative di lusso saranno rappresentate fra gli esterni da Mian e fra i lunghi da Jovanovic (che con lo stesso Radicevic sono i primi serbi nella storia della società), con il tentativo di superare il problema delle rotazioni corte penalizzanti nelle due finali giocate.
Di nuovo in scena a Trento la stranissima meccanica di tiro di Davide Pascolo
TORINO
Out: Nobel Boungou Colo, Diante Garrett, Andre Jones, Valerio Mazzola, Trevor Mbakwe, Norvel Pelle, Deron Washington, Aleksander Vujacic
In: Simon Anumba (Battipaglia), Tony Carr (Penn State), Tekele Cotton (Ludwigsburg), Marco Cusin (Milano), Carlos Delfino, Tra Holder (Arizona State), James McAdoo (Agua Caliente), Vojislav Stojanovic (Capo d’Orlando),Tyshawn Taylor (Samsun), Jamil Wilson (Virtus Bologna), Victor Rudd (CSKA Mosca)
Quintetto: Taylor, Cotton, Rudd, Wilson, McAdoo
Coach:Larry Brown (nuovo)
La sessione di mercato estiva più movimentata è sicuramente stata quella vissuta a Torino. L’annata altalenante dello scorso anno, dalla partenza lanciata, il trionfo in Coppa Italia ma il calo a determinarne la mancata qualificazione ai playoffs ha suggerito una rivoluzione in casa Auxilium; innanzitutto, l’arrivo di un coach non proprio di primo pelo con i suoi 78 anni, ma unico ad aver vinto titolo NCAA e titolo NBA, il mitico Larry Brown.
Quindi è arrivato il momento degli ingaggi per definire il roster, dove però il ricambio è stato vorticoso per l’intera estate: Jaylen Morris dopo 4 giorni dall’ingaggio sfruttando la NBA escape è tornato negli USA ai Bucks, Royce White, dopo la firma dall’America non è proprio partito, Tra Holder si è infortunato in preparazione e sommando il recupero difficoltoso (quasi impossibile) di Okeke la dirigenza è stata costretta a ripetuti interventi sul mercato. Il roster messo in piedi alla fine presenta comunque ottime individualità: Taylor e Cotton hanno messo già in mostra intesa con un ritmo da indiavolati nella Supercoppa Italiana, le due ali Rudd e Wilson hanno dato solida prova del loro valore rispettivamente in Eurolega e nella stessa Torino, mentre il quintetto dal grande atletismo è chiuso dal McAdoo due volte campione NBA con i Warriors di Curry, Kerr e compagnia. Dalla panchina sarà portata esperienza da Marco Cusin, capitan Peppe Poeta, Carlos Delfino (bienvenido de nuevo!) e freschezza da Carr, in attesa dei recuperi di Okeke e Holder.
La speranza è di far emergere solo le qualità dei componenti del gruppo, cercando una stabilità che con quel talento a disposizione vale i playoff.
VIRTUS BOLOGNA
Out: Alessandro Gentile, Stefano Gentile, Mikk Jurkatamm,Kenny Lawson, Oliver Lafayette, Klaudio Ndoja, Marcus Slaughter, Michael Umeh, Jamil Wilson
In: Alessandro Cappelletti (Mens Sana Siena), David Cournooh (Cantù), Dejan Kravic (Panionios), Kelvin Martin (Cremona), Amath M’Baye (Milano), Kevin Punter (AEK Atene), Brian Qvale (Kuban), Tony Taylor (Banvit)
Quintetto: Taylor To., Punter, Aradori, M’Baye, Qvale
Coach: Pino Sacripanti (nuovo)
Nella scorsa stagione, gli investimenti in casa Virtus furono cospicui, con gli arrivi di Gentile, Slaughter e Aradori fra gli altri; tuttavia le premesse non sono state rispettate, con le 3 sconfitte nelle ultime 4 giocate a pregiudicare la partecipazione ai playoffs.
Memore degli errori di gestione commessi, l’assemblamento del roster di questa stagione pare più organizzato: intorno al punto fermo Aradori, si affiancano in campo la guardia Punter, fresco vincitore di Champions League con l’AEK Atene e il lungo M’Baye, in cerca di una chance di livello per tornare quello da 17.8 punti a gara di media a Brindisi dopo l’infruttuosa esperienza a Milano. A chiudere il quintetto sono Tony Taylor, playmaker dalla comprovata esperienza sui campi d’Europa e Brian Qvale sotto le plance.
Dalla panchina più elementi saranno in grado di dare consistente contributo: Kelvin Martin, preso da Cremona dopo la positiva scorsa annata da 13.2 punti e 5.4 rimbalzi ad allacciata di scarpe; l’ex azzurro Cournooh come combo guard; l’acquisto in corsa durante la scorsa stagione Filippo Baldi Rossi come ala forte e Dejan Kravic come centro. Insomma, un gruppo dal quale lo stesso Sacripanti, nuova guida tecnica, non si aspetta altro che una buona resa e un’estrema competitività per trovare un posto nel tabellone della postseason.
SCUDETTO
AVELLINO
Out: Patrik Auda, Kyrylo Fesenko, Bruno Fitipaldo, Maarten Leunen, Emin Mavric, Salvatore Parlato, Alex Renfroe, Jason Rich, Thomas Scrubb, Dezmine Wells, Andrea Zerini
In: Luca Campani (Capo d’Orlando), Luca Campogrande (Poderosa Montegranaro), Matt Costello (Austin Spurs), Demetris Nichols (KK Cedevita Zagabria), Keifer Sykes (Ankara DSI), Stefano Spizzichini (Givova Scafati), Caleb Green (Trabzonspor), Norris Cole (Maccabi Tel Aviv)
Quintetto: Cole, Sykes, Nichols, Green, Costello
Coach: Nenad Vučinić (nuovo)
Proprio nell’anno in cui la squadra era vicina ad un trofeo che cogliesse i frutti del ciclo vissuto con il consolidato assetto di Sacripanti in panchina, una stella americana, Leunen da play occulto, e un lungo di stazza, Avellino ha invece avuto la conferma che esso fosse finito. Il general manager Alberani allora si è messo all’opera per costruire un nuovo gruppo competitivo, partendo dalla conferma di un sesto uomo in grado di prendersi e segnare i tiri nei momenti topici come Ariel Filloy:
Prima la bomba 💣 di Jerrells, poi la MAGIA di Ariel FILLOY!
CHE PARTITA AL FORUM!🏀😍#TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/IpY5dXJ9qQ— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) 19 novembre 2017
Quando sembrava che la Scandone, sistemata la panchina con Campani e Campogrande di fianco all’energico N’Diaye (miglior stoppatore della scorsa stagione di Serie A, con 2.3 in soli 19.4 minuti di utilizzo a gara), fosse quasi immobile sul fronte del quintetto base, di seguito ha messo agli ordini del coach Vučinić (da verificare a questi livelli) una sequela di nuovi arrivi in Serie A: il lungo in cerca di riscatto Costello, il fisicato tiratore Nichols, il rapido Sykes e l’esperta ala già vista a Sassari Caleb Green, chiudendo con il colpaccio dell’ex campione NBA a Miami Norris Cole, allestendo così una formazione in grado di inserirsi nella lotta per il massimo traguardo.
Con l’augurio che non siano queste le giocate che mostrerà Cole:
VENEZIA
Out: Riccardo Bolpin, Michael Jenkins, Dominique Johnson, Gediminas Orelik, Hrvoje Peric, Tomas Ress, Edgar Sosa
In: Marco Giuri (Brindisi), Tomas Kyzlink (Mens Sana Siena), Valerio Mazzola (Torino), Julyan Stone (Charlotte Hornets), Gašper Vidmar (Banvit), Deron Washington (Torino)
Quintetto: Stone, Haynes, Bramos, Daye, Vidmar
Coach:Walter De Raffaele (confermato)
Dopo i due trofei conquistati nelle ultime due stagioni, il mantra in casa Reyer è quello della continuità. Confermati coach e 8 dei ragazzi della scorsa annata, fra cui il terzetto dal gruppo campione d’Italia Haynes-Tonut-Bramos, al momento dell’abbandono dei due giocatori più anziani in rotazione (Peric a Trieste, Ress ritirato) come acquisto di maggior peso, in Laguna torna uno dei protagonisti della finale scudetto del 2017: Julyan Stone.
Autore, fra le altre giocate della serie conclusiva, di questa stoppata in gara 2
Inoltre sono arrivati Deron Washington, da anni uno dei giocatori più eclettici della Serie A, insieme a Marco Giuri e Valerio Mazzola a rimpolpare il pacchetto italiani e infine l’ultimo messo sotto contratto, il campione d’Europa in carica Gašper Vidmar (per supplire ai problemi fisici di Watt): tutti gli arrivi vanno nella direzione tecnica tracciata da De Raffaele, ovvero quella di estrema versatilità della squadra, con molti elementi intercambiabili negli accoppiamenti difensivi e in grado di creare tanti mismatches in una fase offensiva guidata dal miglior attaccante puro del campionato, Austin Daye.
MILANO
Out: Awudu Abass, Marco Cusin, Andrew Goudelock, Mantas Kalnietis, Amath M’Baye, Davide Pascolo
In: Jeff Brooks (Malaga), Christian Burns (Cantù), Amedeo Della Valle (Reggio Emilia), Simone Fontecchio (Cremona), Mike James (Panathinaikos), Nemanja Nedovic (Malaga)
Quintetto: James, Nedovic, Micov, Brooks, Tarczewski
Coach:Simone Pianigiani (confermato)
Quando si parla dell’Olimpia Milano, lo scopo non può essere altro che la vittoria; a seguire, arriva l’obiettivo di esprimere anche un gioco convincente, necessario per fare strada anche in Eurolega. Tornati campioni d’Italia nel 2018, i meneghini si presentano sulla carta migliori dello scorso anno, confermando il nucleo composto da Micov, Gudatis, Tarczewski, Kuzminskas, Cinciarini, Jerrells e Bertans, rimpiazzando il protagonista della serie finale, Goudelock, con uno dei migliori giocatori impegnati nel Vecchio Continente: Mike James.
Già leader in preparazione, ad esempio con i 32 punti rifilati al Bayern Monaco
Non solo: i meno impiegati nella rotazione della scorsa stagione sono stati sostituiti con innesti di livello, con Nedovic e il neo italiano Brooks destinati ad entrare in quintetto, e con Della Valle, Burns e Fontecchio ad offrire alternative in un pacchetto di italiani d’elite.
Con questo assetto, l’auspicio della dirigenza è quello di un consolidamento dei risultati con miglioramento dal punto di vista della tenuta mentale, aspetto fondamentale per assestarsi sui palcoscenici più alti.
INFO UTILI
- Il calendario completo della stagione http://web.legabasket.it/schedule/
- Come nella scorsa stagione, la Serie A verrà trasmessa in tv in chiaro su RaiSport (1 partita a settimana, di norma la domenica sera), e nel bouquet di Sky su Eurosport (1 partita a settimana). Tutto il campionato sarà trasmesso in streaming su Eurosport Player