Ore 7.30 sveglia, risultati nba, colazione, lavaggio della dentiera
Ore 8.30 in edicola a comprare i quotidiani sportivi
Ore 8.45 Balotelli spara con la scacciacani, Taddei è uno scacciacagne, Valentino Rossi patteggia col fisco italiano ed è costretto a versare 5 milioni anziché 40, un pensionato di Monza con la minima non paga la bolletta del telefono da 40 euro e la Telecom gli stacca la linea, Equitalia gli manda una multa da 45 mila euro e il fisco gli pignora il catetere, oroscopo, gossip
Ore 9.00 tutti i quotidiani nel cestino, per fortuna esiste internet
Ore 11.00 esce la top 10 delle giocate della serie A. Su Youtube il video ha la qualità dei video amatoriali con le bestemmie, la musica è quella di un porno tedesco anni ’80.
Ore 11.30 migliori giocate della notte Nba: qualità talmente alta che balza subito all’occhio la caccola nel naso di Perkins
Ore 12.00 guardando le statistiche ti accorgi che Hibbert ha di nuovo chiuso un match a 0 punti e 0 rimbalzi in 17 minuti. Poi pensi che lui è 2.18, ha le braccia lunghe, un fisico della madonna e tu che sei 1.70 per 86 kg con la panza e le braccia corte, l’altro giorno al campetto hai totalizzati 2 punti, 3 rimbalzi e 19 bestemmie in 25 minuti
Ore 13.00 vieni colto da convulsioni in ufficio. I tuoi colleghi sono preoccupatissimi e chiamano l’ambulanza. Per fortuna ti riprendi poco dopo “Scusate, mi è tornato in mente l’All Star Game di Ancona”
Ore 14.00 Anche se hai smesso di giocare da 3 anni, oggi hai voglia di fare due tiri e chiami il tuo ex compagno per sapere a che ora fanno allenamento. Ti risponde che non gioca più perché la società non si è iscritta al campionato. Chiami un altro tuo amico che gioca in provincia. Anche lui niente allenamento perché la società dopo essersi auto retrocessa l’anno scorso, quest’anno non è riuscita ad iscriversi. Dopo 10 telefonate scopri che la squadra più vicina dove poter fare allenamento è a 60 km. Dieci anni fa nel raggio di 5 km c’erano almeno 8 squadre.
Ore 15.30 ti metti d’accordo per andare al campetto con gli amici dopo il lavoro. Il campetto, grazie a Dio, non ha le tasse gara
ore 16.30 Scopri che molti giocatori di Gold e Silver hanno indossato una maglia di protesta pacifica nei confronti delle dichiarazioni in cui il ritardo nel pagamento degli stipendi viene definito “fisiologico”. Il risultato è che molte squadre sono state multate a causa di questa maglietta.
Allora ti domandi, ma se in Italia aboliscono anche il diritto di protestare, cosa rimane?
Poi capisci che in Italia farsi delle domande è utile come un dopobarba a casa Datome
Ore 17.30 esci dall’ufficio col primo passo di Westbrook, non vedi l’ora di andare a giocare
Ore 18.00 mentre stai facendo un 4 vs 4 a metacampo noti che nell’altro campo c’è un bambino di 10 anni con la maglia di Drake Diener che sta piangendo. Ti avvicini:
“Ehi, perché piangi?”
“Perché papà mi ha comprato la maglia di Drake Diener non originale”
“Ti sbagli, la maglia è originalissima”
“No che non lo è. Lui si chiama Deiner non Diener, l’ho visto anche in tv”
Nuovo attacco di convulsioni
Ore 20.00 prima di cena riguardi la partita della tua squadra di Serie A che hai registrato ieri sulla tv locale. Nel mentre passa tua mamma:
“Vieni a mangiare che è pronto. E poi da quando in qua ti metti a guardare le partite del dopoguerra?”
Ore 21.00 sei costretto ad uscire con la morosa anche se c’è l’Eurolega
Ore 22.30 con un’imitazione del miglior Mario Merola, riesci a farle credere che tua mamma sta male, tua nonna è rimorta e devi far compagnia al gatto che da quando guarda Studio Aperto è caduto in depressione
Ore 22.35 non avendo Sky, cerchi uno streaming per vedere gli ultimi minuti delle partite
Ore 22.40 a furia di guardare le partite in streaming sai il pakistano meglio dell’inglese, quindi riesci a capire che il telecronista ha appena detto che Milano a Tel Aviv ha perso e che domani c’è il 3×2 sulle Peroni da 66
Ore 23.30 stufo dello streaming decidi che stanotte si va tutti a casa dell’amico più invidiato nella storia degli amici per vedere i match Nba: quello che ha Sky
Ore 06.30 mentre il gallo canta (no Danilo non va a Sanremo), Chris Paul ha messo l’ennesima tripla che chiude la partita. Tra un’ora suona la sveglia, con gli occhi crepati e la mobilità di Schortsanitis in ascensore, pensi che Jovanotti tanti anni fa si era dimenticato di qualcosa:
“La gente della notte fa lavori strani,
certi nascono oggi e finiscono domani,
baristi, spacciatori, puttane e giornalai,
poliziotti, travestiti gente in cerca di guai,
padroni di locali, spogliarelliste, camionisti, metronotte,
ladri e giornalisti, fornai e pasticceri, fotomodelle…”
Si era dimenticato che la gente della notte guarda l’Nba.
E parafrasando Jovanotti il tifoso italiano di basket potrebbe replicare
“Io lo so che non sono solo anche quando sono solo..”
Sì, siamo in tanti anche se spesso ci sentiamo abbandonati. E basterebbe veramente poco a farci sentire meno soli rendendo il giusto onore e merito ad uno sport meraviglioso.
“Io lo so che non sono solo anche quando sono solo..”
Tutti fratelli virtuali di notte con #NbaTipo, magico
la squadra più vicina dove poter fare allenamento è a 60 km. Dieci anni fa nel raggio di 5 km c’erano almeno 8 squadre.
La parte più vera e triste.
Tristezza infinita, allla fine le tasse gare dovranno metterle anche sui campetti, sono morti i campionati delle federazioni!!!
Bellissima!!! :)) “esci dall’ufficio col primo passo di Westbrook”… made my day!
ahahahahah Drake Deiner