Non essendo riuscito ad intervistarlo agli NBA Global Games di Berlino (in occasione dei quali, pur essendo davvero disponibilissimo, veniva regolarmente preso d’assalto da vere e proprie orde di giornalisti, cronisti o aspiranti tali), un pò di tempo fa (il 26 di Ottobre) pensai bene di far sapere a Boris Diaw, tramite Twitter, del suo soprannome italiano e del suo grande seguito nello stivale.

cn

Avendo monitorato opportunamente le sue attività sui social network, ed essendo venuto a conoscenza del fatto che nella serata di domenica si sarebbe concesso per una ventina di minuti ai propri fan, ho deciso di preparare una serie di domande da sparare a raffica sperando di vederne qualcuna selezionata ed eventualmente risposta.

Tutto sommato il bilancio mi ha soddisfatto: pur avendone schivate alcune (quelle un pò più ‘spinte’), Boris si é dimostrato l’idolo di sempre e ha risposto ad una bella manciata di quesiti.

Ecco a voi quindi la mia particolare intervista a Boris Diaw:

1

Puoi dire qualcosa in italiano a tutti i tuoi adoratori del ‘belpaese’?

Grazzie !

__________________________________________________________________________

2

E’ da quando ti hanno draftato gli Atlanta Hawks che cerco di reperire una tua canotta del Pau Orthez. Qualche indizio/aiuto?

Buona fortuna ahahha

__________________________________________________________________________

3

Che squadre usavate tu e Tony Parker quando vi sfidavate ad NBA Live da ragazzini? Chi vinceva più partite?

TP era più bravo di me


__________________________________________________________________________

 

99

 

Quale era la tua videocassetta (VHS) preferita di highlights e relativa al basket

da piccolo?

Magic Johnson “Always showtime”
5145QM2C86L._SL500_AA300_
__________________________________________________________________________

5

Quale é il valore aggiunto portato al gruppo Spurs da coach Ettore Messina?

Esperienza, conoscenza del gioco… e pizza !

 

__________________________________________________________________________

6

Essendo tu un esempio (come lui, n.d.r.) di straordinario Q.I. cestistico ed abilità di passatore, pensi che Bodiroga avrebbe potuto giocarsi le sue carte nella NBA?

Sì penso che Bodiroga avrebbe avuto molte qualità da giocarsi e mettere in mostra nella NBA se fosse finito nella giusta franchigia
borisDIAW_Bodiroga_small

__________________________________________________________________________

7

E’ vera la storia del Vertec (il macchinario per la preparazione atletica che vedete in foto) e di tu che batti il record storico di Amare Stoudemire al primo tentativo in infradito e dopo aver posato il tuo cappuccino?

1755

Feci tutta la griglia (tutte le barre) ma non sapevo che fosse un record. Lo sono venuto a sapere anche io tramite il recente articolo che ha trattato la storia.

__________________________________________________________________________

8

C’é qualche motivo particolare relativo alla scelta dei tuoi numeri di canotta #13, #32, #3 e #33?

Il #13 é tradizione di famiglia, il #32 é in onore di Magic Johnson, al #3 sono ricorso perché tutti gli altri non erano disponibili e #33 é il mio CAP di Bordeaux

__________________________________________________________________________

9

Puoi condividere in esclusiva con noi un soprannome interno allo spogliatoio che non é ancora giunto alle orecchie del pubblico?

AirFrance

Logo_Air_France__________________________________________________________________________

Considerato il limitato tempo a sua disposizione, male non é andata… Anzi.

La cosa più importante é che Boris sappia del suo soprannome e del suo seguito italiano!

Certo non ci ha voluto dire come se sia riuscito o meno a farsi chiamare così da Marco Belinelli e come vadano le cose lassù con Jesus Datome, ma in cuor suo sa come difficilmente questa sarà l’ultima interazione…

Per ora, andate in pace.

113f084da35a78b73e98980cf0834b45_crop_north

 

Previous

Il giorno in cui il Grande Sonno s’è desto

Next

Warriors di nome e di fatto. Benvenuti nel regno di Steph Curry

About Author

Valerio D'Angelo

Ingegnere romano malato di palla a spicchi. Lavoro a WhatsApp (ex-Google, ex-Snap, ex-Facebook) e vivo a Dublino, in una nazione senza basket, dal 2011. Per rimediare ho scritto il libro "Basket: I Feel This Game", prefazione del Baso. Ho giocato a calcetto con Pippen e Poz, ho segnato su assist di Manu Ginobili, ho parlato in italiano con Kobe in diretta in una radio americana e mi e' stato chiesto un autografo a Madrid pensando fossi Sergio Rodriguez.

7 comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Check Also