ore 7.00 Sveglia il caffè, barba e bidet, presto che perdo il tram

ore 7.30 Se il cartellino non timbrerò…

ore 8.00 il timbro del cartellino sancisce l’inizio della giornata

ore 7.00 suona la sveglia. Era solamente un sogno. Fantozzi era uno sfigato, veniva preso in giro da tutti, ma almeno lui aveva un posto fisso

ore 7.30 Colazione davanti a Studio Aperto “Disoccupazione in calo, diminuisce il precariato fra i giovani, la crisi è ormai un lontano ricordo. Ma passiamo alla prossima notizia: il cane della Canalis ha cagato brutto ieri sera. Dal policlinico Sorelle Cagne di Milano ecco il nostro inviato”

ore 8.00 arrivo in ufficio. Nessun cartellino da timbrare, solo una pila di fotocopie da fare. Il lavoro dello stagista è un lavoro di concetto. L’hanno detto anche a “Porta a Porta” parlando del lavoro in Italia davanti ad un plastico raffigurante un culo sfondato

ore 9.30 Al 119 esimo flash della fotocopiatrice si avverte la stessa sensazione di uno in mezzo alla pista del Cocoricò alle 4 del mattino dopo essersi calato di tutto. Anche i pantaloni

ore 10.30 Passa il capo che saluta tutti per nome, anche il corriere marocchino “Ciao Ahmed”. Saluta anche il precario “Ciao Fil… Mat… Ciao eh!”

ore 11.30 Terminato di fare le fotocopie il precario si prende una piccola pausa per navigare su internet spulciando gli annunci di lavoro

ore 11.45 Eliminando i soliti ed inutili annunci che parlano di niente ecco i 3 più interessanti selezionati tra circa 150:

1. Cercasi apprendista informatico max 25 anni min 7 anni di esperienza comprovata, astenersi perditempo.

2. Cercasi agenti volenterosi per semplice lavoro di rappresentanza. Fisso da oltre 4 mila euro netti mensili. Si tratta di vendere jacuzzi di ultima generazione con Tv al Led da 50 pollici incorporata, in Burkina Faso.

3. Multinazionale con 50 trilioni di euro di fatturato leader in 35 settori industriali, cerca product manager con laurea specialistica in Economia e Marketing e Master in “Product management”. Il lavoro sarà spiegato nel dettaglio in sede di colloquio. E’ comunque fondamentale la conoscenza della macchina fotocopiatrice

ore 13.00 Pausa pranzo coi colleghi. Momento difficile per il giovane precario. I dipendenti possiedono qualcosa che per il momento rimane solamente un sogno per lui: il buono pasto

ore 13.30 Il giovane precario non è l’unico triste in pausa pranzo. In un angolino, isolato da tutti, c’è una persona che mangia di nascosto un toast portato da casa e beve un bicchiere d’acqua del rubinetto: è uno del call center

ore 14.00 Si torna in ufficio. Al giovane precario spetta un altro pomeriggio di lavoro concettuale: fare la differenziata

ore 15.00 Il figlio del titolare passeggia per i corridoi dell’azienda ammazzando il tempo, la sua giornata lavorativa si divide tra chiacchiere coi colleghi e Candy Crush su facebook “Uè, ma lo sai che ho sentito dire dalla Fornero che tra i precari come voi ci sono anche figli di papà?” – “Ah sì? Io sapevo che tra quelli come te non ci sono solamente figli di papà, ma anche parecchi figli di puttana”

ore 16.00 Il capo si rivolge al giovane precario “Volevo dirti che mi piace come lavori, al tal proposito ti chiederei se anche oggi puoi fermarti in azienda un pochino di più” – “Pure oggi straordinario?” – “Come sei banale, straordinario… Si tratta di investire tempo nel tuo futuro lavorativo garantito” – “E’ più garantito il contratto da allenatore con Zamparini” – “Allora, puoi stare qui fino alle 22? Ho un sacco di fotocopie importantissime da farti fare” – “4 ore in più non retribuite.. Preferirei farei un week end a casa Misseri” – “Vedi tu, se stai qui fino alle 22 guadagnerai punti per l’assunzione, se non rimani dimostrerai di essere troppo choosy” – “(risata isterica), ci penso e le faccio sapere”

ore 17.00 C’è poco da pensare, un’alternativa a questo lavoro adesso non c’è e anche se nobilita l’uomo come una defecata in mondovisione è meglio tenerselo stretto (o tenersela stretta, dipende da come viene letta la frase)

ore 22.00 Finisce la giornata lavorativa del giovane precario. Non lo consola l’ultima notizia Anda: “Senza lavoro  un giovane su tre: due sono precari e uno è imprecario”

ore 22.30 Una birra con la fidanzata è il minimo dopo tante ore di lavoro. “Tesoro sarebbe bellissimo se andassimo a vivere insieme, una casa tutta per noi, quando ce la compreremo?” – “Tesoro, se entro in banca e chiedo un mutuo mostrando il mio contratto di lavoro mi fanno portare via dagli assistenti sociali. Al momento l’unica maniera per avere una casa è che qualcuno a nostra insaputa ce la compri e ce la intesti. Ma queste cose succedono solo nelle favole. O in parlamento”

ore 0.30 Sta per finire la giornata del giovane precario e come tutte le sere per addormentarsi comincia a contare i TFR. Del resto, lui li può solo sognare

A differenza di tutte le altre giornate tipo, la giornata tipo del giovane precario è essa stessa precaria. Vale adesso che la leggete. Da domani, chissà.

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Raffaele Ferraro

Sono quello che gestisce la pagina facebook e il profilo twitter. Scrivo tutti i pezzi violentando quotidianamente la lingua italiana. Sì insomma, sono quello che non ha una vita sociale.
Ora che abbiamo anche un sito ho raccattato dalla strada tre disperati dal buon livello di ignoranza ma soprattutto dal massimo livello di passione per la palla a spicchi.
Essendo di Bologna ho più pallacanestro che trigliceridi nel sangue.

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